Giorgio Meszely, Ceo di GaiaGo, ci racconta come è nata l’idea di una piattaforma digitale per il Car sharing elettrico residenziale
GaiaGO nasce per mettere ordine fra tecnologie digitali già esistenti, ma che oggi non comunicano fra loro.
A metterla in questi termini è Giorgio Meszley (nella foto), fondatore e amministratore delegato della startup, che abbiamo avuto il piacere di intervistare nel corso della conferenza “Smart City & Mobility Platform”, organizzata da GaiaGo nell’ambito della Milano Digital Week.
Giorgio Meszely, fondatore e amministratore delegato di GaiaGo
Chi è GaiaGo?
«GaiaGo vuole essere un aggregatore interdisciplinare: l’idea è quella di far parlare fra loro tre settori: il real estate, l’automotive e l’assicurativo, dal quale noi proveniamo», ha illustrato Meszley, spiegando il nuovo concetto di smart city: «le nuove città saranno sempre più building -centriche e il parametro della mobilità inciderà sempre più sulla qualità di vita degli abitanti». È all’interno di questo scenario che nasce l’idea di Gaiago: per il fondatore «una piattaforma digitale per il Car sharing elettrico residenziale rivolto a piccole comunità socialmente responsabili».
Cosa si intende per piccole comunità socialmente responsabili?
«Può trattarsi di hotel, aziende o condomini intelligenti nei quali i cittadini, spinti dalla rivoluzione digitale decidono di adottare soluzioni che integrano una mobilità elettrica completa e un servizio di assicurazione on demand negli edifici», ha detto il numero uno di GaiaGo.
Cos’è una Smart City?
Obbiettivo della tavola rotonda “Smart City & Mobility Platform”, è stato quello di mettere insieme tutti e tre i settori interessati dalla rivoluzione delle Smart City. «Si tratta di unire i punti», per dirla con le parole di Meszle, che ha aggiunto:
«La città del futuro per essere intelligente deve far convergere gli interessi dei propri abitanti. Il fattore critico per riuscirvi è uno solo: far risparmiare le due risorse più care alle persone: tempo e soldi».
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