A Genova si soccorrono i cittadini con la bici-ambulanza. Ecco come funziona e quanto costa l’innovativo mezzo di soccorso a due ruote che arriva ovunque.
Nella città di Genova la bicicletta elettrica è così utile e importante che si è trasformata in un mezzo di soccorso. Proprio qui infatti è nata la prima «bici-ambulanza» attiva sul territorio italiano e che riesce ad arrivare e a soccorrere le persone ovunque esse si trovano.
La bici-ambulanza a due ruote è in grado di superare ogni tipo di ostacolo, prestando il primo soccorso a chiunque ne abbia bisogno. Dalle vie del centro storico pedonale, alle spiagge: la bici-ambulanza arriva dove i veicoli a motore non riescono a circolare.
L’idea dell’innovativa bici-ambulanza elettrica è nata dalla Ecomission, una ditta genovese specializzata nella realizzazione di biciclette. Proprio loro infatti hanno creato la prima “bici-ambulanza” a due ruote equipaggita dei principali strumenti di pronto intervento.
Walter Pilloni, il Presidente dell’Ecomission, ha spiegato che l’idea alla base di questo progetto é il voler raggiungere posti inacessibili che normalmente con le ambulenze o con le auto mediche non si potrebbero raggiungere.
In poco tempo così i parchi cittadini o i centri storici come quello di Genova, ma anche circoli sportivi, stabilimenti balneari e porticcioli, saranno alla portata del 118. Senza contare che questa bici da primo soccorso può rivelarsi molto utile nelle iniziative sportive come nelle gare podistiche o ciclistiche.
Il Presidente Pilloni è stato da subito convinto dell’affidabilità della sua bici-ambulanza, richiestissima soprattutto per gli eventi cittadini:
“ La bici-ambulanza dotata di defibrillatore é molto richiesta sopratutto da quando é diventato obbligatorio in palestre e campi da calcio. Questa bici è un valido aiuto durante iniziative sportive come gare podistiche o ciclistiche, e durante attività all’aria aperta. Siamo già in contatto con i sindaci dei Comuni liguri costieri, che hanno apprezzato l’idea. Anche gli stabilimenti balneari e le società sportive si sono dimostrate interessate: capita spesso che sia necessario un intervento tempestivo, e spesso gli strumenti non sono a portata di mano".
Bici-ambulanza: ecco che cos’è e come funziona
Intervenire in maniera tempestiva in situazioni di emergenza può fare la differenza tra la vita e la morte. Per questo la bici-ambulanza elettrica può davvero rivoluzionare e migliorare il modo di prestare soccorso in zone non facilmente raggiungibili con mezzi di soccorso motorizzati o a piedi.
Il prezzo della bici-ambulanza della Ecomission si aggira sui 2.200 euro e fornisce il minimo ausilio di pronto soccorso. Ma chi lo desidera può richiedere dall’azienda il defibrillatore o altri strumenti più raffinati ad un’aggiunta però di un sovrapprezzo.
La bici-ambulanza di serie è dotata di diversi strumenti medici come la semplice cassetta del pronto soccorso con medicinali, disinfettanti e bende da utilizzare in caso di ferite o fratture, ma è in grado di trasportare strumenti più sofisticati come la maschera d’ossigeno, il pallone ambu per la rianimazione polmonare fino al defibrillatore.
La bicicletta che costituisce lo scheletro dell’ambulanza, è una variante del modello Country Hummer ed è ben equipaggiata grazie a un robusto telaio in alluminio e ruote da quattro pollici, cambio a 7 rapporti e un motore elettrico con cinque assistenze alla pedalata alimentato da una batteria agli ioni di litio da 48 V 13 Ah con un’autonomia di 60km.
Tinteggiata proprio come un’ambulanza tradizionale di rosso e di bianco, è dotata di uno spazio sufficientemente ampio per poter installare i portapacchi anteriore e posteriore, dove si trovano le sacche predisposte per il trasporto degli strumenti di soccorso.
La bici-ambulanza però non è il primo prototipo su due ruote di ambulanza. Un altro esempio di un’idea originale di bici-ambulanza é Flamingo, una barella a due ruote progettata per le zone rurali dei paesi poveri dove le strade sono spesso sterrate. La barella mobile Flamingo garantisce il trasporto del paziente in ospedale perché è collegabile a qualsiasi bicicletta.
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