In Germania la domanda di oro sta aumentando, tanto da raggiungere livelli record rispetto al 2009. Perché i tedeschi sono così attratti dal metallo prezioso? Complice la stima sull’inflazione.
In Germania la paura dell’inflazione sta facendo accumulare oro nelle casse dei tedeschi.
Questo è quanto emerge da nuovi dati sulla domanda di lingotti e monete nel prezioso metallo.
Perché la potenza europea si sta caricando di oro e cosa si prevede sulla quotazione del bene rifugio e sull’inflazione?
In Germania cresce la voglia di oro: i dati
I dati di World Gold Council parlano chiaro: la domanda di lingotti fisici in Germania, tradizionalmente il più grande acquirente oro in Europa, è stata la più alta dal 2009 almeno nel primo semestre.
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Mentre anche gli acquisti in altri mercati occidentali sono stati forti, i tedeschi in particolare si stanno riversando nel metallo come copertura contro l’aumento dell’inflazione e secondo gli esperti la mossa sarà vincente.
In generale, i lingotti sono considerati una buona copertura in momenti di prezzi in crescita e rischi di impennate inflazionistiche, visto che si va incontro a
alla svalutazione della moneta.
Raphael Scherer, amministratore delegato del rivenditore di metalli Philoro Edelmetalle GmbH, ha commentato su Bloomberg:
“Abbiamo una lunga storia fatta di paura dell’inflazione nel nostro DNA. Ora il rischio di inflazione sta aumentando. Le prospettive per i metalli preziosi sono molto positive.”
Le sue vendite di oro, per esempio, sono aumentate del 25% rispetto a quello che era già stato un forte 2020.
Secondo i dati del WGC, la domanda di lingotti e monete in Germania nel primo semestre è aumentata del 35% rispetto ai sei mesi precedenti, rispetto al 20% nel resto del mondo.
Perché la corsa al metallo in Germania?
L’amore della Germania per l’oro ha le sue origini nell’iperinflazione osservata sotto la Repubblica di Weimar un secolo fa, che ha fatto crollare il potere d’acquisto dei consumatori.
Il mese scorso, la riapertura dell’economia ha aiutato l’inflazione tedesca a salire ai massimi da oltre un decennio, toccando il 3,8% e facendo intravedere percentuali anche più alte (secondo la stessa Banca Centrale tedesca).
I tassi di interesse negativi in Europa stanno anche rendendo più attraenti le attività non redditizie come l’oro, secondo gli esperti.
Cosa aspettarsi sui prezzi dell’oro
I prezzi dell’oro sono scesi di quasi il 10% dal picco di giugno al minimo del 9 agosto. In attesa di possibili novità dalla politica monetaria Fed, con il tapering alle porte, la quotazione potrebbe ancora cambiare.
Dall’altra parte dell’Atlantico, le aspettative di un rialzo dei tassi da parte della Banca Centrale Europea nei prossimi anni restano smorzate. Ciò potrebbe supportare la domanda di oro in Germania, anche se i prezzi globali dovessero diminuire.
L’oro, dunque, è destinato a restare tra gli investimenti preferiti dei tedeschi.
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