Intervistato da Radio 24, il sottosegretario Giorgetti parla di probabili tagli alle dotazioni per Quota 100 e RdC: l’obiettivo è evitare la procedura d’infrazione.
Mentre la legge di Bilancio si appresta a giungere in Aula, il suo arrivo è previsto per giovedì con il governo che poi dovrebbe optare per il voto di fiducia, in parallelo il governo prosegue anche le trattative con la Commissione Europea per evitare l’apertura della procedura d’infrazione.
Sempre più probabile quindi l’ipotesi di una diminuzione dei fondi a disposizione per Quota 100 e Reddito di Cittadinanza, che potrebbero “ridursi in maniera anche sensibile” come ha dichiarato il potente sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti.
Giorgetti sforbicia Quota 100 e RdC
Al momento la situazione è questa: nella legge di Bilancio il governo Lega-Movimento 5 Stelle ha previsto un fondo da 16 miliardi, che dovrebbe servire a finanziare l’avvio del Reddito di Cittadinanza e della Quota 100 per le pensioni.
Le due misure però, autentici cavalli di battaglia dei due partiti di maggioranza, non sono presenti all’interno del testo della manovra (ci sono solo i fondi) ma verranno deliberate a breve con due decreti ad hoc.
Dopo la bocciatura da parte della Commissione Europea, il governo ha iniziato a cedere rispetto alla linea dura finora sempre tenuta con Bruxelles, tanto da ipotizzare un abbassamento del deficit previsto nel Documento Programmatico di Bilancio (dal 2,4% si potrebbe scendere fino al 2%).
Questo vorrebbe dire che parte dei 16 miliardi stanziati per le due riforme potrebbero essere utilizzati per altri investimenti, oppure semplicemente per ridurre il debito. Sia Quota 100 che il Reddito di Cittadinanza potrebbero quindi avere meno soldi a disposizione nel 2019.
Un’ipotesi questa confermata anche da Giancarlo Giorgetti. Intervistato da Radio 24, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, considerato come il deus ex machina della Lega nel governo, ha parlato di possibili tagli rispetto alle previsioni.
“Le misure attuative e i costi effettivi di Quota 100 e Reddito di Cittadinanza saranno definiti entro la prossima settimana - ha commentato Giorgetti - in politica il compromesso si trova sempre, noi abbiamo chiesto le elaborazioni di tipo quantitativo sull’applicazione di Quota 100 e Reddito di Cittadinanza a partire da marzo. In base a queste rielaborazioni pensiamo che l’impatto possa ridursi, anche in maniera significativa”.
Il sottosegretario poi ha spiegato che non è ancora dato sapere se verranno tolti 2 miliardi a ciascun provvedimento, ma che “la cifra potrebbe essere vicina a queste”.
Il tutto è rimandato alla prossima settimana, quando la Lega si metterà alle spalle la manifestazione di Roma indetta da Matteo Salvini che ha chiamato in piazza il suo popolo.
Giorgetti comunque assicura che il governo farà di tutto per evitare la procedura di infrazione per deficit eccessivo, confermando anche che sul tavolo dei negoziati con Bruxelles c’è l’ipotesi di ridurre il deficit programmato per il 2019.
“Partiamo da un principio: se io ritengo che il 3% è stupido allora non posso arroccarmi sul 2,4% - ha aggiunto il sottosegretario - In ogni caso, quali che saranno i numeri che verranno fuori, non potranno contraddire il rapporto fiduciario con gli elettori”.
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