Con la pandemia da Covid-19 in Italia sono aumentati femminicidi e violenze contro le donne. Il report Istat in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’ONU il 25 novembre, ha l’obiettivo, tra gli altri, di focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sui dati del femminicidio e di altri fenomeni di abuso nei confronti del genere femminile in tutto il mondo.
L’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ha quindi pubblicato un report in occasione della giornata contro la violenza sulle donne per porre l’attenzione su questa terribile situazione.
Con lo scoppio della pandemia da Covid-19, che sta condizionando le vite della popolazione mondiale nell’ultimo anno e mezzo, sono state avviate una serie di indagini per comprendere come le restrizioni abbiano influito sulla violenza di genere.
La ricerca dell’ISTAT riguardante la situazione in Italia è stata condotta attraverso una nuova metodologia, cioè andando ad analizzare dati inediti provenienti dai Centri antiviolenza e dalle chiamate al 1522, il numero istituito dal dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. A questi si aggiungono le cifre provenienti dalle denunce alle forze dell’ordine e i numeri ufficiali del ministero dell’Interno sugli omicidi registrati.
Come è stato evidenziato aggregando queste diverse rilevazioni, il lockdown e anche le forme più parziali di misure restrittive hanno portato a un aumento globale delle diverse forme di violenza verso le donne che vanno dallo stalking al femminicidio, in Italia.
Giornata contro la violenza sulle donne, dati in Italia
Leggendo il report dell’ISTAT, balza agli occhi un primo dato che sintetizza in maniera terribile quali sono gli effetti di quella che è stata definita “un’emergenza nell’emergenza” o “shadow pandemic”.
Infatti, è possibile osservare che nel 2020 sono diminuiti del 17% gli omicidi per gli uomini rispetto al 2019, mentre hanno subito un lieve aumento i femminicidi. Come è stato sintetizzato nel documento, quindi, la casa costituisce un rifugio sicuro per gli uomini, ma non per le donne.
Nei mesi più duri del lockdown del 2020, la percentuale di donne uccise all’interno delle mura domestiche è stato del 90,9% a marzo e dell’85,7% ad aprile. Un incremento notevole rispetto alla percentuale media, già molto allarmante, compresa in genere tra il 70 e il 75%.
Con la pandemia aumentati femminicidi e violenze sulle donne
In questo periodo si è assistito anche a un notevole incremento delle donne che si sono rivolte per la prima volta ai Centri antiviolenza, le quali sono circa 13.700, pari al 90% del totale.
Al tempo stesso si è osservato un passaggio da 8.647 segnalazioni del 2019 al 1522 a 15.708 nel 2020. Un trend in ascesa che sembra confermarsi anche nei primi 9 mesi del 2021, con 12.305 richieste di aiuto osservate finora.
Nei primi nove mesi del 2021 le cose non sembrano andare meglio, anzi, l’andamento sembra peggiorare. Per questa ragione diventa sempre più importante tenere alta e costante l’attenzione sul’argomento ogni giorno, oltre che in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Se sei vittima di violenza o di stalking chiama il 1522. Il numero è gratuito e attivo 24 ore su 24
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