L’emergenza COVID-19 ha reso evidente che fra i settori strategici per l’Italia c’è anche quello sanitario: come cambia il Golden Power
Come trapelato un paio di settimane fa, il governo ha approvato il Golden Power per proteggere le aziende italiane dalle scalate ostili da parte di entità straniere. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro lo ha chiamato “un vaccino contro il virus delle scalate ostili”, facendo riferimento all’impatto del coronavirus sulle società. Rispetto alle precedenti applicazioni, il Golden Power sarà comunque attivato con alcune novità.
Coronavirus, Governo attiva il Golden Power
L’accordo sul Golden Power è stato raggiunto nel corso di un incontro in video-conferenza fra maggioranza e opposizione. Il governo ha comunicato che lo scudo sarà esteso anche “alle operazioni all’interno dell’Ue”.
“L’emergenza coronavirus non metterà a rischio il nostro patrimonio produttivo industriale, che è prioritario tutelare perché da esso dipende anche la sicurezza nazionale”, ha aggiunto il sottosegretario con delega al CIPE (programmazione economica). Il Golden Power è stato preso in considerazione sin dall’inizio dei ribassi nella Borsa italiana, che hanno reso possibile l’acquisto a basso costo di aziende vitali per l’economia italiana.
Fraccaro ha detto che il governo ha preferito lavorare sul rafforzamento degli strumenti esistenti, come appunto la norma sul Golden Power, che sarà implementata “nel primo provvedimento utile”.
Golden Power, cosa cambia
Tra le novità più importanti c’è la possibilità di estendere il Golden Power ad ambiti diversi, come “il settore alimentare, finanziario e assicurativo o sanitario”, ma anche ai tentativi di scalata ostili alle piccole e medie imprese ritenute strategiche. La normativa scatterà d’ufficio anche su operazioni non notificate.
In questo modo il Governo potrà “salvaguardare in maniera immediata le aziende italiane, anche avvalendosi degli strumenti di intelligence economica”.
Cosa è il Golden Power
Il Golden Power è stato introdotto in Italia nel 2012 dal governo Monti allo scopo di tutelare la filiera italiana di settori strategici o di interesse nazionale. Fornisce all’esecutivo poteri speciali attraverso cui può imporre condizioni all’acquisto di partecipazioni, fino al veto. Fino a ieri erano interessati soltanto i settori di difesa, energia, comunicazioni e trasporti.
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