Goldman Sachs e il lending crowdfunding: la nuova frontiera dei prestiti online per i piccoli riparmiatori

Linda Tiralongo

23 Giugno 2015 - 13:44

Goldman Sachs investe sui piccoli risparmiatori tramite il lending crowdfunding, piattaforma per prestiti online. Finanziamento a giovani, famiglie, investitori e PMI. Ma cos’è il lending crowdfunding?

Goldman Sachs e il lending crowdfunding: la nuova frontiera dei prestiti online per i piccoli riparmiatori

Goldman Sachs, uno dei colossi bancari di Wall Street, ha scelto di investire sulle piattaforme online di lending crowdfunding, rivolgendosi a piccoli investitori, famiglie e Pmi, ma soprattutto scegliendo di operare con prestiti di piccola entità.

Sembrerebbe un’inversione di rotta per una banca di investimento da sempre rivolta a investitori istituzionali e a grandi aziende internazionali ma, secondo gli studi di settore più accreditati, la scelta di Goldman Sachs sarebbe in linea con il trend del momento: il grande fermento in tutto il mondo dei mercati di lending crowdfunding.

L’obiettivo è «democratizzare la finanza», aderire cioè a un progetto sociale che miri a favorire le richieste di finanziamento di giovani e piccoli risparmiatori in generale, pesci piccoli a cui né Goldman Sachs né altri colossi come Societe Generale non avrebbero mai immaginato di rivolgersi e che invece adesso costituiscono i destinatari principali.

Lending crowdfunding: cos’è?
Si tratta di una nuova tipologia di prestiti, erogati da piattaforme che non hanno nulla a che vedere con il tradizionale modello di banca.
L’utente, per richiedere un finanziamento, accede a una piattaforma online di Lending crowdfunding, dove vengono raccolti capitali da privati direttamente sui loro siti.

Le richieste di finanziamento saranno poi valutate da un algoritmo e l’operazione avrà il vantaggio di presentare costi di personale estremamente bassi. Inoltre, il rischio risulterà ben diversificato in quanto è previsto che le cifre versate vengano frazionate su diversi destinatari, non finendo mai nelle mani di una sola persona, così da garantire un’esposizione massima per ogni prestito entro il 2%.

Prospettive per il crowdfunding
Diversi studi di settore confermerebbero il potenziale di mercato in crescita sia negli USA che nel resto del mondo per i prossimi anni.
Secondo uno studio diffuso da Massolution, società di ricerca negli Stati Uniri specializzata nel settore,

le piattaforme di crowdfunding hanno raccolto 16,2 miliardi di dollari nell’anno 2014, riportando un aumento significativo rispetto ai 6,1 miliardi in valore assoluto dell’anno precedente

.

Lo studio spiegherebbe, inoltre, che il 70% del totale di questa raccolta, che ammonterebbe a 11,08 miliardi di dollari, è riferibile alle piattaforme di lending.

A conferma di ciò, un report della Morgan Stanley sulle piattaforme online dedicate ai prestiti a privati e Pmi stima che fra soli cinque anni, nel 2020, saranno erogati 290 miliardi di dollari di prestiti a livello mondiale.

Smartika e Prestiamoci: il successo italiano
In Italia i protagonisti indiscussi del lending peer to peer sono due piattaforme: Smartika e Prestiamoci. Si rivolgono ai privati e il profilo tipico di utente che intercettano è il piccolo risparmiatore che vuole saldare una sua posizione debitoria con una banca o una finanziaria o che vuole intraprendere spese mediche o ristrutturazioni casalinghe.

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