Ad oltre un anno dall’annuncio dell’accordo da parte di Google, il colosso di Mountain View è riuscito a completare l’acquisizione di Fitbit – società californiana – per 2,1 miliardi di dollari.
Questa volta ci siamo. Dopo aver annunciato l’accordo con Fitbit a fine 2019, Google è riuscita a completare l’acquisizione della società californiana per 2,1 miliardi di dollari.
Come noto, la trattativa era stata frenata lo scorso anno dall’intervento dell’European Data Protection Board (EDPB) – teso a far luce su questioni legate alla privacy – e dell’antitrust europea, con il semaforo verde per l’operazione che era scattato solo a fine 2020.
L’acquisizione di Fitbit permetterà ora a Google di rafforzare la propria posizione nel settore dei dispositivi indossabili, ma – come precisato dal colosso di Mountain View – l’accordo non riguarderà i dati degli utenti, in conformità con le disposizioni di Bruxelles.
Fitbit passa a Google per $2,1 miliardi
La conclusione dell’operazione è stata annunciata nella giornata di oggi – giovedì 14 gennaio – da Rick Osterloh, manager di Google: per 2,1 miliardi di dollari Fitbit passerà nelle mani della Big Tech californiana, nonostante i diffusi timori sulle conseguenze dell’accordo in termini concorrenziali.
In tal senso, Google ha confermato che i dati relativi alla salute degli utenti – che Fitbit conserva – non saranno utilizzati, così come pattuito con le autorità antitrust europee. Fuori pericolo anche la concorrenza, con il colosso di Mountain View che garantirà la piena operatività dell’Application Programming Interface (API), lo strumento utilizzato dagli altri produttori per connettere i propri dispositivi al sistema operativo di Google, Android.
L’interlocuzione con le autorità antitrust, come sottolineato dallo stesso Osterloh, continueranno anche dopo la chiusura dell’acquisizione, in modo da “assicurare il pieno rispetto degli impegni assunti nel corso degli ultimi mesi”.
Sulla stessa linea il CEO di Fitbit, James Park, che dopo aver salutato con soddisfazione la conclusione dell’accordo (“le possibilità ora sono senza limiti”), ha ribadito l’impegno comunque nell’osservanza delle norme relative alla privacy degli utenti:
“La fiducia degli utenti continuerà ad essere il nostro faro, per questo garantiremo la protezione della privacy e un trattamento assolutamente trasparente su come raccogliamo i dati e perché. Questo, del resto, è in linea con gli impegni assunti da Google con le autorità antitrust”.
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