Le previsioni dell’Iri sulla grande distribuzione, le opinioni degli operatori del settore e i dati sulla crescita del low cost
Nel 2018 i consumi nella grande distribuzione continueranno a crescere? Secondo le previsioni dell’Iri, no.
Secondo l’istituto di ricerca, le vendite di prodotti confezionati, infatti, caleranno ma allo stesso tempo si rafforzerà la presenza sul territorio dei discount.
Nel 2018 frenano i consumi
L’Iri prevede che nel corso del 2018 le vendite nella grande distribuzione tireranno il freno rispetto al 2017 con una crescita che si attesterà intorno all’1,1% (di cui mezzo punto di inflazione) per un valore di circa 65,5 miliardi e un volume di 0,7%.
Una riduzione di circa il 50% considerando che, per l’anno in corso, i consumi del settore dovrebbero chiudere in aumento del 2% con un volume di 1,6%.
Insomma, secondo l’Iri, la grande distribuzione nel 2017 ha beneficiato di fattori stagionali (legati anche al clima) che hanno fatto aumentare la vendita di prodotti come alimenti e bevande, trainando il trend complessivo. Uno scenario che secondo gli esperti difficilmente sarà replicabile anche l’anno prossimo.
Tra gli operatori di settore, ci sono visioni contrastanti. C’è chi come Maniele Tasca, direttore generale di Selex, ritiene corrette le previsioni dell’Iri e chi invece, come Giorgio Santambrogio, amministratore delegato del gruppo VéGé, guarda al nuovo anno con più ottimismo.
“L’anno corrente ha sfruttato un clima favorevole e un upgrading di prezzo nel carrello, ma credo che nel 2018, a fronte di un indebolimento della marca industriale, la marca del distributore possa fare la differenza”
sostiene Santambrogio.
Per il 2018, intanto, dalla Selex – che dovrebbe chiudere l’anno in corso con ricavi in crescita tra 4,2% e 4,4% - sono pronti 300 milioni di euro da investire nella rete commercisle per ristrutturazioni e ammodernamenti.
Eurospin regina del discount
Secondo le analisi dell’Iri, la rete commerciale della grande distribuzione consoliderà la tendenza attuale confermandone la stabilità mentre proseguirà la crescita del canale specialistico del discount a discapito dei piccoli negozi tradizionali.
Una previsione che conferma i recenti dati sull’andamento positivo dei punti vendita low cost del settore in Italia che, con una nascita di circa 60-90 punti vendita all’anno, oggi sono quasi 5.000 (l’Iri ne ha contati 4.792 fino al 30 giugno 2017).
Regina del comparto per crescita e ricavi si conferma ancora Eurospin, società controllata da Migross, Shop, Dao cooperativa e Vega.
La società veneta dispone di una rete – censita al 31 dicembre 2016 - di 1.081 negozi, un patrimonio netto di circa 1,1 miliardi e di una liquidità di oltre mezzo miliardo di euro.
Eurospin, inoltre, ha registrato un incremento del 6,8% nei ricavi che hanno raggiunto quota 4,7 miliardi di euro.
Sui gradini più bassi del podio si posizionano Lidl e MD. Il fatturato complessivo delle tre big ammonta a 11 miliardi di euro.
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