Green pass anche a chi ha il Covid: ecco la falla nel sistema (che va risolta)

Giorgia Bonamoneta

15/08/2021

Il green pass in caso di positività è revocabile? A dirlo è, molto in teoria, la norma sul green pass, ma nella pratica questo è impossibile. Alcuni informatici hanno scoperto la falla nel codice.

Green pass anche a chi ha il Covid: ecco la falla nel sistema (che va risolta)

Per la norma italiana se viene riscontrata la positività di un soggetto avente il green pass, questo deve essere revocato fino alla fine quella quarantena, anche preventiva. Il problema, portato a galla da alcuni esperti informatici, è che non esiste tecnicamente la possibilità di revoca nell’applicazione VerificaC19. Questa falla è “tipicamente italiana”, perché nel resto d’Europa esiste un sistema di revoca momentanea.

Matteo Flora ha fatto notare l’errore tramite Twitter, ma è improbabile che al Governo non ne fossero a conoscenza, dice. Non è neanche un segreto, le righe del codice dell’app VerificaC19 sono disponibili a tutti, ma è grazie al qrcode pubblicato dalla Regione Toscana che è diventato evidente.

Infatti è tutto’ora disponibile come “green pass gratuito”, poiché la revoca è appunto impossibile a livello tecnico: manca la possibilità nel codice dell’applicazione. A questo punto Flora si pone un ulteriore domanda, che suona più o meno così: ma allora perché il Governo e chiunque altro fa pubblicità a un informazione sbagliata, ovvero la possibilità di revoca in caso di positività, falsa?

In caso di positività il green pass viene revocato solo in teoria

I green pass vengono revocati in caso di positività? Qualcuno avrà cercato la risposta su internet e si sarà ritrovato davanti una serie di letture che davano questa conseguenza come scontata. Un estratto da Il Corriere della Sera di giugno spiega che:

Il certificato verde viene revocato in caso di infezione da Covid19. La positività al virus, infatti, verrà immediatamente registrata nella banca dati e questo comporterà l’annullamento del pass.

L’informazione non è del tutto sbagliata, dopotutto tale regole è inserite l’allegato per le regole sul green pass pubblicato dal Governo. “Le certificazioni verdi covid-19 possono essere revocate mediante l’inserimento del codice univoco della certificazione verde all’interno della ‘lista di revoca’ ”, si legge nell’allegato B per le “Funzioni e servizi della Piattaforma Nazionale-DGC”.

Ed è qui che casca l’asino, come si suol dire. Infatti non esiste la possibilità, per motivi di privacy (dovrebbe essere online per acquisire le informazioni), di inserire alcunché in una lista di revoca. Inoltre, a differenza degli altri Paesi europei, in Italia il green pass porta con sé la durata della validità, che come sappiamo è di 9 mesi per i vaccinati. Quindi anche in caso di green pass contraffatti non si può, in alcun modo, revocare la certificazione verde che rimarrà valida per 9 mesi.

L’errore di narrazione e nome: la differenza tra green pass e certificazione

Flora continua spiegando come secondo lui è stato tutto un problema di narrazione. Si pensa al green pass come un “pass” appunto, che permette di accedere ai luoghi e viaggiare. Dobbiamo però ricordare che il green pass si acquisisce anche in caso di test rapido o molecolare negativo o di riconosciuta guarigione dal Covid-19.

Di fatti è una certificazione, come quella che rilascia il medico dopo i giorni di sospensione per malattia, che attesta la negatività a questa, fino a prova contraria. Non un pass quindi, ma un certificato e l’app dovrebbe funzionare da portafoglio digitale per non dover stampare a ogni occasione tale certificato.

Il green pass indica chi si è vaccinato, ma anche in caso di positività futura la persona rimane comunque vaccinata, per questo il green pass non può essere revocato, ma al massimo sospeso.

Insomma, per quanto lo possa richiedere la norma, tecnicamente rimane impossibile da praticare la revoca del green pass. È quindi necessario aggiustare il tiro e permettere, nel rispetto della privacy, di sospendere il green pass per come noi in Italia lo abbiamo concepito. Il rischio, in caso contrario, è di avere numerosi green pass falsi del tutto validi e questo potrebbe essere un pericolo per la salute altrui.

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