In Romania il Governo è pronto ad approvare l’obbligo del green pass per poter lavorare: grandi proteste a Bucarest con circa 200 manifestanti che sono riusciti a entrare nel cortile del Parlamento.
Esplodono le proteste in Romania contro l’introduzione dell’obbligo del green pass per lavorare, con circa duemila persone che si sono radunate fuori dal Parlamento rumeno per una manifestazione organizzata da movimenti di estrema destra.
Dopo la quarta ondata Covid che ha colpito duramente la Romania, da settembre si sono registrati circa 25.000 morti a causa del virus, il Parlamento proprio nel bel mezzo di una crisi di governo ha varato nuove misure restrittive.
Il nuovo primo ministro Niculae Ciucă in carica soltanto dallo scorso 25 novembre, ha dato il suo disco verde a un disegno di legge che prevede l’introduzione dell’obbligo del green pass in ogni luogo di lavoro.
A Bucarest così tramite il solito tam-tam sui social si sono radunate centinaia di no-vax proprio mentre in Parlamento si stava discutendo del disegno di legge riguardante il green pass.
Dagli slogan però i manifestanti sono presto passati ai fatti: molti di loro sono riusciti a entrare nel cortile del Parlamento, con diverse auto che sono state danneggiate, tra cui anche quella dell’ambasciatore americano, prima che la polizia riuscisse a ripristinare la normalità.
Il green pass in Romania
Un episodio questo emblematico della situazione che si sta vivendo in Romania dove, soltanto di recente, l’emergenza Covid è iniziata a scemare dopo settimane durissime con i morti lasciati nei corridoi degli obitori drammaticamente pieni.
Al momento in Romania soltanto il 40% della popolazione ha ricevuto la doppia dose del vaccino, nell’Unione Europea solo la Bulgaria ha una percentuale inferiore, con il Governo che è dovuto correre ai ripari per fronteggiare l’emergenza.
In vista di una possibile nuova ondata Covid dovuta questa volta alla variante Omicron, ecco che in Parlamento è arrivato il disegno di legge sul green pass nei luoghi di lavoro: spinto dai movimenti di destra, il numeroso popolo dei no-vax però sembrerebe essere pronto a opporsi duramente di fronte a questa decisione.
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