Esteso l’obbligo di green pass non solo ai magistrati ma anche agli avvocati. Lo ha stabilito il nuovo decreto entrato in vigore l’8 gennaio. Ecco come funziona e quando è richiesto.
Green pass obbligatorio per magistrati e avvocati. A stabilirlo il nuovo Decreto legge (n.1/2022), approvato mercoledì in Consiglio dei ministri e pubblicato finalmente in Gazzetta ufficiale.
Entrato in vigore l’8 gennaio, il testo ufficiale non stabilisce solo l’obbligo vaccinale per gli Over 50 e per il personale universitario e Afam (alta formazione artistica, musicale e coreutica), ma estende l’obbligo di green pass per accedere agli uffici pubblici, ai servizi della persona e banche. Ma come funziona esattamente l’obbligo? Quando è richiesto? Chi è esentato e cosa rischia chi è senza green pass?
Green pass obbligatorio: per chi è valido e dove è richiesto?
Come previsto dall’ultimo decreto legge contenente le misure di contrasto al Covid, oltre all’obbligo vaccinale per Over 50 e personale universitario e Afam, sarà esteso l’obbligo di green pass per accedere presso:
- i servizi alla persona;
- pubblici uffici;
- servizi postali;
- servizi bancari e finanziari;
- attività commerciali.
Oltre questi è stato esteso l’obbligo di green pass anche agli avvocati e magistrati per accedere ai Palazzi di Giustizia.
Green pass obbligatorio per avvocati e magistrati: quando è richiesto
Il green pass entra così nei Palazzi di giustizia. Finora l’obbligo di esibire il green pass base, come per qualsiasi lavoratore, all’ingresso dei Palazzi di giustizia era solo per i magistrati e i dipendenti dell’amministrazione giudiziaria ma non per le parti. Adesso il certificato è stato di fatto esteso anche “ai difensori, ai consulenti, ai periti e agli altri ausiliari del magistrato estranei alle amministrazioni della giustizia”. Solo imputati e testimoni potranno accedere senza. Il certificato verde che
Dal 9 gennaio quindi sia i giudici popolari e gli avvocati dovranno esibire il green pass all’ingresso degli uffici giudiziari. Il certificato che dovrà essere esibito è quello base, che accerta l’avvenuta vaccinazione contro il Sars-CoV-2, la guarigione dall’infezione o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo, valido rispettivamente per 72 e 48 ore.
Green pass obbligatorio per avvocati e magistrati: come funziona?
Giudici popolari e avvocati non potranno più accedere presso gli uffici dei Palazzi di Giustizia senza la certificazione verde. I professionisti del settore dovranno munirsi di un certificato che attesti la propria vaccinazione, guarigione o esito negativo di un test. Chi sarà trovato senza green pass sarà considerato assente ingiustificato senza retribuzione, previste inoltre sanzioni disciplinari e pecuniarie.
Inoltre come per tutti gli altri cittadini e lavoratori, anche per magistrati, avvocati e consulenti Over 50 scatta l’obbligo di esibire il super green pass, pena una multa tra i 600-1.500 euro. Il controllo spetta ai responsabili sicurezza dei Palazzi di giustizia.
Green pass obbligatorio per avvocati e magistrati: chi è esentato?
Se il green pass obbligatorio è stato esteso a magistrati e avvocati, la misura - come si può leggere nel Decreto legge - non si applica “ai testimoni e alle parti del processo”, inoltre l’assenza del difensore, conseguente al mancato possesso del green pass, “non costituisce impossibilità di comparire per legittimo impedimento”. In questo modo imputati e testimoni saranno liberi di prendere parte ai processi.
Green pass obbligatorio per avvocati e magistrati: cosa ha detto l’ordine?
Va bene l’estensione dell’obbligo di green pass agli avvocati per accedere ai Palazzi di giustizia, purché sia una misura “limitata nel tempo”. Sono queste le parole con le quali il presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati romani, Antonino Galletti commenta il nuovo Decreto legge.
L’importante quindi è che la norma sia temporanea e che non “danneggi i cittadini”. Il presidente ha confermato all’agenzia di stampa AdnKronos che l’Ordine degli avvocati di Roma farà in modo che non si creino problemi.
Non si dice preoccupato Galletti, stando a quanto gli risulta: la maggior parte degli avvocati è vaccinata, non ci dovrebbero quindi essere problemi per l’organizzazione del lavoro. Verrà valutata dall’ordine anche la possibilità di creare un sistema di sostituzioni che possa aiutare i colleghi per poter continuare a seguire i casi e non abbandonare i cittadini.
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