Huaweei cerca di dribblare gli ostacoli su telefonia e 5G puntanto sulla guida autonoma. Sarebbe pronta una partnership con Volkswagen e la joint venture Toyota-Gac.
La guida autonoma potrebbe essere la nuova frontiera sulla quale Huawei punta per scrollarsi di dosso i rischi legati al ban imposto dagli Stati Uniti, per le note vicende legate alle telecomunicazioni. E per farlo starebbe discutendo delle partnership con costruttori automobilistici come Volkswagen e la joint-venture Toyota-Gac.
È quanto avrebbe rivelato al Financial Times Dang Wenshuan, responsabile della strategia di Huawei, secondo il quale l’azienda starebbe lavorando ad un progetto particolarmente avanzato di guida autonoma, che potrebbe essere lanciato sul mercato entro il 2021.
Oltre agli accordi con le case automobilsitiche europee e giapponesi, Huawei avrebbe già pronti accordi con costruttori cinesi di veicoli, come Beijing New Energy Automobile e Changan Automobile.
Le mani di Huawei sulla guida autonoma
La mossa di Huawei di puntare alla guida autonoma non stupisce più di tanto. Il colosso cinese delle telecomunicazioni deve necessariamente reagire alla decisione di Donald Trump di inserirlo nella blacklist, decisione che ha innescato una serie di reazioni a catena. Tra queste, quella di Android di non fronire più il proprio sistema operativo per gli smartphone Huawei.
Ma davvero l’azienda cinese sta sperimentando un sistema avanzato di guida autonoma? Si secondo il Financial Times, che cita come prova un video nel quale si vedrebbe una vettura Audi - nei pressi della sede Huawei a Shangai - guidata dall’intelligenza artificiale.
A bordo era presente un supervisore, che però non ha mai toccato i comandi durante le manovre. Sempre secondo FT, Huawei starebbe etstando la guida autonoma di livello 4, sulla quale stanno lavorando anche Uber e Google. Il veicolo sarebbe quindi in grado di muoversi senza necessità del conducente, a patto di avere tutte le informazioni sull’ambiente circostante e sul percorso.
Il fatto che Huawei sia intenzionata a sviluppare la tecnologia dell’ “autonomous driving” insieme ai costruttori di auto indica che che non ha intenzione di diventare essa stessa un produttore, come sembravano voler fare inzialmente Apple e Google. Ma il fatto che abbia coinvolto alcune case auto cinesi apre scenari interessanti per il futuro..
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