Hard Brexit: cos’è e cosa significa?

Flavia Provenzani

11 Ottobre 2016 - 19:09

Mercato e giornali parlano di “Hard Brexit”, ma che cos’è e qual è il reale significato di una Brexit “difficile”?

Hard Brexit: cos’è e cosa significa?

La sterlina è crollata, i mercati tornano ad aver paura, analisti e giornali parlano con terrore di una “Hard Brexit”.
Che cos’è la Hard Brexit, cosa si intende con questa locuzione qual è il vero significato di una Brexit “difficile” per il Regno Unito?

Il termine “Hard Brexit” nasce a seguito di una recente conferenza del partito conservatore inglese a Birmingham, occasione in cui il neo Primo Ministro Theresa May ha mostrato una posizione più rigida sull’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea - la Brexit.

Il 5 ottobre 2016, durante il suo discorso ai personaggi conservatori più influenti in territorio britannico, la May ha annunciato che il Regno Unito farà scattare la clausola d’uscita compresa nell’Articolo 50 entro la fine di marzo 2017, dando così vita alla Brexit.

Non solo: il nuovo governo May si è impegnato a controllare duramente l’immigrazione dei cittadini europei nel Regno Unito, anche se ciò significherà uscire dal mercato unico dell’UE.

L’enfasi della May sul freno all’immigrazione verso il Regno Unito ha spinto la stampa e i commentatori a concludere che la Gran Bretagna si sta muovendo verso una Hard Brexit, ovvero una Brexit “difficile”.

Ma che cosa significa esattamente Hard Brexit?

Cos’è la Hard Brexit? Significato

Fortemente voluta dai grandi sostenitori della Brexit, la Hard Brexit vede con ogni probabilità il Regno Unito rinunciare al pieno accesso al mercato unico con l’UE.

La decisione porterebbe la Gran Bretagna ad avere il pieno controllo dei suoi confini, di implementare nuove offerte commerciali e applicare le leggi inglesi all’interno del proprio territorio.

Hard Brexit: cosa significa esattamente

Anche se non esiste una definizione e un significato ben definito dell’accoppiata “hard Brexit”, si parla di una Brexit “difficile” basandoci sulle seguenti premesse:

  • il Regno Unito introdurrà dei controlli più severi in materia di immigrazione dall’Unione Europea. La May ha detto che il referendum ha dato il suo governo il compito di frenare l’immigrazione provenienti dai paesi dell’UE.
  • il Regno Unito con ogni probabilità lascerà il mercato unico dell’UE. Se la May darà la priorità al controllo dell’immigrazione piuttosto che all’accesso al mercato unico è probabile la Gran Bretagna sarà costretta a lasciare il blocco commerciale.

Proprio come un qualsiasi altro stato membro, il Regno Unito (anche se fuori l’UE) deve accettare le quattro libertà fondamentali del mercato unico - la libera circolazione di merci, servizi, capitali e persone. In altre parole, la Gran Bretagna non può beneficiare del libero scambio di beni, servizi e capitali senza la libera circolazione delle persone.

  • potrebbero essere imposte delle barriere commerciali tra la Gran Bretagna e l’Unione Europea. Se gli inglesi lasceranno il mercato unico dovrà essere stabilito un nuovo accordo commerciale tra il Regno Unito e i suoi vicini europei. Tuttavia, con il Regno Unito che avrà respinto la quarta libertà fondamentale e lasciato il mercato unico, sarà improbabile che i nuovi accordi commerciali siano di libero scambio.

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