Nella puntata del 4 aprile di Memento Mori sul canale YouTube di Money.it Marco Mori è tornato a parlare di helicopter money, soluzione per contrastare l’impatto del coronavirus sull’economia.
L’helicopter money funzionerà contro l’impatto economico del coronavirus? Secondo Marco Mori è l’unico modo per “dar da mangiare alla popolazione”, nonostante le critiche mosse all’iniziativa da Giancarlo Marcotti, direttore di Finanza in Chiaro, e dal segretario del Partito Comunista, Marco Rizzo.
Ecco la risposta di Mori alle critiche lanciate contro lo strumento dell’helicopter money in occasione dell’ultima puntata di “Memento Mori”, format settimanale ogni settimana in diretta sul canale YouTube di Money.it.
“Dopo l’helicopter money non ci sarà nessun aumento dei prezzi”
Una spinta inflattiva conseguente l’attuamento dell’helicopter money è lo scenario dipinto da Giancarlo Marcotti. Elargire denaro a pioggia alla popolazione potrebbe secondo il direttore di Finanza in Chiaro portare a un aumento generalizzato dei prezzi dei beni.
L’ipotesi è stata prontamente confutata da Marco Mori. Intervenuto sabato scorso durante la puntata di “Memento Mori” sul canale YouTube di Money.it, ha spiegato che non ci sarà una domanda tale da giustificare l’aumento dei prezzi. Queste le sue parole in merito:
“L’inflazione può esserci nel momento in cui si esagera con l’emissione di moneta. Tuttavia, in questo caso verrebbero restituiti i soldi non guadagnati dalle persone che non hanno lavorato. Perciò il loro potere d’acquisto non cambia, viene solamente ripristinato”.
Una reimmissione nell’impianto economico di quanto è stato bruciato in queste settimane. Regalare soldi a tutti come soluzione efficace per dare concretamente un sostegno alla popolazione in difficoltà.
Soldi a pioggia anche a chi non ne ha bisogno?
Un’altra critica mossa all’iniziativa dell’helicopter money è arrivata dal segretario generale del Partito Comunista, Marco Rizzo. In un suo intervento aveva sottolineato una certa ingiustizia nell’elargizione di denaro, con l’invio di soldi nei conti correnti di chi non ne ha effettivamente bisogno. Mori ha riconosciuto come si tratti di un’obiezione sensata ma che, ritrovandoci in fase emergenziale, debba essere uno degli aspetti da digerire.
Ecco cos’ha detto:
“È difficile effettuare verifiche patrimoniali in questo momento. Non cambia nulla se chi non ne ha bisogno riceve 10mila euro, sono soldi creati dal nulla”.
Una volta terminata la crisi, invece, si potrà applicare l’helicopter money affiancata da una misura correttiva, controllando per esempio quanti soldi i beneficiari abbiano sul proprio conto corrente e definendo delle soglie coerenti.
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