I 7 eventi epocali previsti da Bill Gates in arrivo nei prossimi anni

Flavia Provenzani

15 Aprile 2019 - 09:23

Le previsioni del miliardario Bill Gates si riveleranno anche questa volta azzeccate?

La mente di Bill Gates è certamente orientata al futuro.
Il filantropo miliardario ha fatto carriera grazie alla sua capacità di prevedere gli sviluppi della programmazione e dei computer e l’evoluzione dell’ambiente più in generale.

Ha previsto correttamente l’ascesa dello smartphone e dei social network, e alcune prove suggeriscono che anche le sue ultime previsioni indichino la strada corretta.

Ecco cosa Bill Gates immagina nel futuro del nostro mondo.

1) Entro il 2035, non ci saranno (quasi) più paesi poveri

Nella sua lettera annuale del 2014, Gates ha predetto con coraggio che i continui finanziamenti dall’estero potrebbero tradursi in una quasi totale assenza di Paesi poveri entro il 2035. La sua fondazione ha recentemente espresso una certa preoccupazione per il basso bilancio degli aiuti per l’estero approvati dalll’amministrazione Trump, ma ritiene che il trend dovrebbe mantenersi intatto.
All’interno della lettera, Gates ha definito il termine «povertà» come fa la Banca Mondiale: una condizione che accomuna tutti coloro che vivono con un budget giornaliero di soli $1,90. La popolazione di ben 35 Paesi nel mondo si adatta perfettamente a questo profilo.

«I paesi impareranno dai loro vicini più produttivi e trarranno beneficio dalle innovazioni come i nuovi vaccini, le sementi migliori e la rivoluzione digitale»,

ha spiegato Gates.

2) Il bioterrorismo potrebbe mietere 33 milioni di vittime in meno di un anno

Nel 2018, in occasione di una conferenza a Monaco, Bill Gates ha spiegato che una delle maggiori minacce per la salute globale è un patogeno aerobico distribuito dai bioterroristi. Potrebbe essere un virus sintetico del vaiolo o una superinfluenza molto più letale dei ceppi normali.

Gli epidemiologi «dicono che esiste una ragionevole probabilità che il mondo sperimenterà un simile focolaio nei prossimi 10-15 anni», ha osservato Gates. In appena un anno, il virus potrebbe spazzare via 33 milioni di vite.
Per questo motivo, Gates e la sua fondazione hanno reso la vaccinazione una delle priorità principali delle loro attività in tutto il mondo.

3) Entro il 2030, il mondo scoprirà un’energia pulita per alimentare il mondo

Una delle previsioni più speranzose di Gates è stata rivelata nel 2016, quando il miliardario ha dichiarato che il vento, il sole o qualche altra risorsa rinnovabile alimenterà la maggior parte del mondo entro i prossimi 15 anni.

La sfida che affrontiamo è grande, forse più grande di quanto in molti immaginano”, ha scritto nella sua lettera annuale. “Ma così è anche l’opportunità”.

Molti dei Paesi poveri che ha visitato non avevano acqua corrente o elettricità. Di notte significa non poter accendere le luci o alimentare la propria casa, non poter mantenere in funzione le attività o gestire centri medici di vitale importanza.

Se il mondo può trovare una fonte di energia pulita a basso costo, farà molto di più che fermare i cambiamenti climatici”, ha scritto. “Trasformerà la vita di milioni di famiglie povere”.

4) Innumerevoli posti di lavoro andranno persi per colpa dell’automazione

Nei prossimi 20 anni, i magazzini e le fabbriche di tutti gli Stati Uniti saranno pronti a sostituire i lavoratori umani con robot automatizzati, secondo Gates. I posti di lavoro persi potrebbero essere migliaia, se non milioni, a seconda di quali industrie automatizzeranno maggiormente i propri processi.
La visione del magnate per questo futuro implica la presenza di una forte tassazione sui robot al fine di compensare l’imposta sul reddito applicata sullo stipendio degli esseri umani.

5) L’Africa diventerà completamente autosufficiente in materia di cibo

Nella sua lettera annuale del 2015, Gates ha previsto che l’industria agricola africana aumenterà la produttività del 50% entro il 2030, rendendo l’intero continente autosufficiente.
Attualmente, il continente importa circa 50 miliardi di dollari in cibo ogni anno, nonostante il 70% dei residenti nell’Africa subsahariana siano agricoltori.

Nei prossimi 15 anni, tuttavia, le innovazioni nell’agricoltura cancelleranno queste brutali ironie”, ha scritto Gates, che prosegue: “il mondo ha già sviluppato fertilizzanti migliori e colture più produttive, nutrienti e resistenti alla siccità e alle malattie. Con l’accesso a queste e ad altre tecnologie esistenti, gli agricoltori africani potrebbero teoricamente raddoppiare i loro raccolti”.

6) Il mobile banking aiuterà i poveri a trasformare le loro vite

Nei paesi africani dove il denaro è difficile da trovare, le persone spesso devono affrontare la difficile scelta di pagare o l’assistenza sanitaria, o il cibo o l’istruzione - molto spesso una decisione è a discapito dell’altra.

Gates ritiene che questo sia il risultato di una scarsa infrastruttura bancaria. Servizi finanziari come M-Pesa (servizio di trasferimento di denaro tramite dispositivi mobili) forniscono accesso a dei conti bancari digitali in Paesi come Kenya e Uganda. Gli individui che in passato non hanno mai avuto accesso ai servizi bancari possono utilizzare questi conti per custodire i propri soldi più facilmente.

“Entro il 2030, 2 miliardi di persone che oggi non hanno un conto in banca depositeranno il proprio denaro e pagheranno con i propri telefoni”,

ha scritto Gates nella sua lettera annuale del 2015.

E a quel punto, i fornitori di servizi mobile per la gestione del denaro offriranno un’intera gamma di servizi finanziari, dai conti di risparmio al credito e all’assicurazione.

7) Il mondo potrebbe presto sconfiggere la poliomielite

Dagli ultimi dati del 2016, il mondo ha visto solo 37 nuovi casi di polio, ben al di sotto dei 400 rilevati alla fine degli anni ’80. Tutto sommato, rimangono solo poche centinaia di casi in tutto il mondo, e il miliardario è fermamente convinto che questa sarà la seconda malattia, dopo il vaiolo, a scomparire definitivamente.

“La comunità mondiale contro la poliomielite sta ultimando un piano dettagliato che credo dovrebbe consentirci di portare a termine il lavoro di eradicazione entro i prossimi sei anni”,

ha scritto nella sua lettera annuale del 2013. Le iniziative previste promuovono anche la consapevolezza della vaccinazione in generale.

“L’eredità dell’eradicazione della polio vivrà oltre la fine di una malattia che una volta paralizzava oltre 400.000 bambini ogni anno”,

ha scritto.

Le sue previsioni si riveleranno profetiche?

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