Dopo molte settimane di discesa i mercati azionari sono tornati a salire. Può essere l’inizio di un rimbalzo duraturo?
I mercati azionari non hanno passato un inizio 2022 particolarmente tranquillo. Le discese sono state abbastanza profonde, sebbene comunque non paragonabili ai peggiori bear market della storia. Qualche numero, comunque, può dare l’idea di cosa stiamo parlando.
L’indice S&P500, probabilmente il più seguito al mondo, ha registrato dai massimi di dicembre 2021 ai minimi di maggio un calo del 20% circa.
Il Nasdaq, l’indice tecnologico americano, dai massimi 2021 ai minimi di maggio ha segnato un calo addirittura del 32%. Tuttavia, nell’ultima settimana abbiamo avuto un rimbalzo, un segnale di ripresa che può darci un po’ di coraggio per il futuro.
Il rimbalzo può farci sperare in una nuova fase di ripresa?
Perché diciamo che il rimbalzo può darci un po’ di coraggio? Perché recentemente c’è stata una situazione statistica piuttosto interessante.
Abbiamo detto che l’S&P500 ha perso il 20% circa dal suo massimo. Di per sé non un calo enorme. Tuttavia, la discesa è stata piuttosto costante e persistente.
Tra aprile e metà maggio, l’indice ha chiuso la settimana in rosso continuamente, tutte le settimane. Per la precisione, 7 settimane consecutive. Questo si è verificato raramente nel tempo. Infatti, anche durante i peggiori bear market c’è sempre qualche settimana di rimbalzo prima che la discesa diventi ripresa.
Per la precisione, era dal 2001 che non si verificavano sette settimane consecutive di discesa. E dal 1950 a oggi, solo in altre cinque occasioni c’è stata questa serie di ribassi così lunga. Cosa sta succedendo adesso?
I mercati hanno mediamente messo a segno un bel rimbalzo nei mesi successivi e dopo 12 mesi il rialzo è stato addirittura a doppia cifra.
Sia chiaro, una statistica favorevole non è certezza. E le poche osservazioni disponibili in cui si è verificata questa evidenza rendono difficile persino parlare di statistica. Tuttavia, il concetto che vogliamo far passare è che i mercati azionari sono sempre proiettati al futuro.
Un rialzo atteso non vorrebbe dire che domani migliorano i fondamentali dell’economia. Anzi, aspettiamoci anche dei peggioramenti.
Tuttavia, questi peggioramenti potrebbero essere stati già scontati nei precedenti ribassi. Gli eventuali rialzi semplicemente anticiperebbero un miglioramento futuro.
Ripetiamo, non ci sono certezze, che del resto non ci sono mai quando si investe. Semplicemente c’è una situazione favorevole, dove le probabilità di rialzo sono maggiori di quelle di discesa.
Come partecipare agli eventuali rialzi
Considerata la situazione generale, non è il caso di eccedere con i titoli speculativi e troppo volatili.
Al contrario, dopo ben sette settimane consecutive di ribassi e una ripresa appena iniziata, la cosa migliore è provare a sfruttare i buoni prezzi attuali con qualche ETF azionario ben diversificato e non troppo volatile. Il classico S&P500 va benissimo, se si vuole un’impronta più globale c’è sempre l’MSCI World.
Solo quando il rialzo sarà più evidente, allora si potranno aggiungere titoli più movimentati.
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