Con Draghi al Governo ritornerà l’IMU sulla prima casa? Se ne parla con insistenza, facciamo chiarezza.
In Italia si torna a parlare di IMU sulla prima casa, cancellata - eccetto che per le abitazioni di lusso - dal Decreto Legge 102/2013. Diverse testate giornalistiche oggi parlano del rischio di ritorno dell’IMU anche per la prima casa, decisione che il Governo Draghi potrebbe prendere per risanare i conti e per utilizzarne le risorse per altri obiettivi.
Tuttavia, è dalla nomina di Mario Draghi che si fanno ipotesi di misure che potrebbero portare ad incrementi delle tasse, o anche al taglio del reddito di cittadinanza o ad una nuova Legge Fornero.
Ipotesi che poi si sono rivelate inesatte: per questo motivo abbiamo deciso di approfondire sul rischio di una nuova IMU in Italia, così da capire se effettivamente esiste la possibilità che gli italiani saranno chiamati nuovamente a pagare un’imposta sulla prima casa.
Mario Draghi vuole il ritorno dell’IMU sulla prima casa?
In queste ore si è tornato a parlare, con una certa insistenza, di IMU sulla prima casa (come pure del rischio patrimoniale). C’è chi la mette in cima alle priorità del programma di Mario Draghi, chi invece parla di una possibilità remota.
Qual è la verità? Ebbene, al momento le percentuali di un ritorno dell’IMU sulla prima casa con il Governo Draghi sono le stesse di quelle che c’erano con i precedenti Esecutivi. Il fatto che Draghi sia un premier fortemente europeista, però, ha fatto sì che questa ipotesi ritornasse di nuovo di attualità.
Non si tratta di una novità e per il momento non sembra essere nemmeno nel programma del Governo Draghi, il quale ha come priorità quella di riscrivere il Piano di rilancio a cui l’Italia destinerà le risorse in arrivo con il Recovery fund.
L’Unione Europea vorrebbe il ritorno dell’IMU in Italia
Perché allora si parla di ritorno dell’IMU in Italia? Il motivo sta nel fatto che dall’Unione Europea da tempo ci sono pressioni a riguardo. Basti ricordare quanto successo lo scorso ottobre, quando l’europarlamentare, Silvia Sardone (Lega), chiese alla Commissione se effettivamente si chiede all’Italia di reintrodurre l’IMU sulla prima casa.
La risposta del Commissario europeo per l’Economia, l’italiano Paolo Gentiloni, non ha rassicurato chi teme il ritorno di una delle imposte più discusse di sempre; questo, infatti, ha confermato che secondo l’Unione Europea l’Italia dovrebbe pensare ad una reintroduzione dell’IMU. Secondo le analisi condotte dall’UE, infatti, abolendo l’esenzione dell’IMU sull’abitazione principale e utilizzando le entrate supplementari per ridurre la tassazione sul lavoro, si potrebbero riconoscere maggiori incentivi per le assunzioni, così da “determinare ripercussioni positive sulla crescita economica”.
Una raccomandazione che, ai fini dell’accesso alle risorse stanziate con il Recovery Fund, potrebbe anche essere vincolante. Come ricordato da Gentiloni, infatti, nelle “raccomandazioni specifiche per il Paese rivolte all’Italia tra il 2012 e il 2019 consigliano di trasferire il carico fiscale del lavoro verso imposte meno penalizzanti per la crescita, come quelle sul patrimonio”.
Reintrodurre l’IMU sulla prima casa - almeno per le famiglie con reddito elevato - potrebbe quindi servire a ridurre le tasse sul lavoro.
Ritorno dell’IMU sulla prima casa: cosa farà Draghi?
L’Italia terrà sicuramente conto delle raccomandazioni che arrivano dall’Unione Europea, ma questo non significa che ci sarà il ritorno dell’IMU sulla prima casa.
Anzi, per il momento le possibilità di un ritorno di quest’imposta sono remote. Anche perché per abbassare il costo del lavoro e prevedere maggiori incentivi sulle assunzioni si potranno utilizzare le risorse del Recovery Fund, senza quindi mettere mano al portafoglio degli italiani.
Al momento, quindi, non dobbiamo preoccuparci per il ritorno dell’IMU: il Governo Draghi non ha intenzione di aumentare il peso fiscale, specialmente in questo particolare periodo storico.
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