La società di Warren Buffett è salita sul carro del fintech, investendo 600 milioni di dollari in due aziende tecnofinanziarie leader nei mercati emergenti.
Warren Buffett ha sempre affermato che la tecnologia è al di fuori della sua area di competenza e sappiamo cosa pensa degli investimenti in IPO. Eppure sembra stia soffiando un vento di cambiamento visto che la sua Berkshire Hathaway nel 2018 è saltata ufficialmente sul carro fintech.
Come riportato dal Wall Street Journal, di recente la società di Buffett ha investito circa 600 milioni di dollari in due grandi player del settore della tecnofinanza operanti nei mercati emergenti. Parliamo di Paytm, proprietaria del più grande servizio di e-payment in India, e di StoneCo. Ltd, il processore di pagamenti brasiliano che sta crescendo a un ritmo accelerato e che ha lanciato l’IPO a ottobre.
Warren Buffett si apre al fintech
La Berkshire generalmente non investe in startup in fase iniziale, ed è ben nota per gli investimenti in Blue chip come Coca-Cola Co. e in società “tradizionali” di servizi e compagnie assicurative, inoltre sappiamo che genera la maggior parte delle sue entrate negli Stati Uniti. Adesso però l’Oracolo di Omaha si sarebbe convinto ad allargare i suoi orizzonti, spinto dal dichiarato bisogno di trovare nuove opportunità di investimento.
Stone, lanciata nel 2014, è il maggiore processore di pagamenti in Brasile, mentre Paytm, con i suoi 300 milioni di utenti, supererebbe persino PayPal Holdings Inc. Entrambe si adattano agli schemi degli investimenti che piacciono a Berkshire in almeno due modi: dominano i mercati locali e operano in settori regolamentati. Inoltre queste operazioni dimostrano la maturità che sta acquisendo l’industria fintech, nata da un input della Silicon Valley sulla scia della crisi finanziaria e diventata oggi un settore che ha attirato quasi 35 miliardi di capitale di rischio nel mondo nei primi nove mesi del 2018 (dati preliminari Dow Jones VentureSource).
Chi ha guidato l’accordo
Bisogna sottolineare, comunque, che sebbene Buffett sovrintenda ancora la maggior parte degli investimenti della sua società, negli ultimi anni ha dato totale autonomia ai suoi investment manager Todd Combs e Ted Weschler, artefici, nei fatti, dell’apertura nei confronti delle due aziende fintech. È stato sempre Combs a guidarte, quest’anno, il coinvolgimento della Berkshire in un progetto con JPMorgan Chase & Co. e Amazon per ridurre i costi sanitari delle aziende.
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