Oltre 600 milioni di dollari sono stati rubati da un attacco hacker alla piattaforma DeFi Poly Network. Si tratta del più grande furto mai avvenuto nel settore delle criptovalute (finora).
Un attacco hacker alla piattaforma Poly Network ha causato il più grande furto registrato finora nel settore delle criptovalute per un valore totale di oltre 600 milioni di dollari.
A rivelarlo sono stati gli stessi vertici di Poly Network, i quali hanno pubblicato sul proprio account Twitter una lettera per riuscire a stabilire un contatto e per esortare gli autori a restituire quanto rubato. La scelta di rivolgersi a questi con un “Dear Hacker” sta però avendo, al momento, come unico effetto quello di scatenare le ironie della rete.
Al tempo stesso sono state avviate anche alcune indagini online per riuscire a rintracciare i colpevoli, con la coordinazione con i diversi partner esperti nella sicurezza digitale, i quali però nelle loro ultime dichiarazioni non sono apparsi molto ottimisti sulla possibilità di riuscire a individuare l’identità degi hacker e recuperare la somma rubata.
Anche l’appello via Twitter al momento non sembra aver sortito alcun effetto sui protagonisti di questo cyber furto. Il “caro hacker” sembra essere riuscito a sfruttare le fragilità del sistema della piattaforma, la quale è in grado di connettere diverse blockchain, tra cui anche Ethereum, e varie criptovalute che in questo modo possono lavorare insieme. Una connessione che tuttavia, come si è notato in questo caso, rischia di causare una maggiore vulnerabilità del sistema.
Il più grande furto di criptovalute da 600 milioni di dollari
Poly Network è infatti una piattaforma di finanza decentralizzata (DeFi), termine con cui si indicano le applicazioni finanziarie che utilizzano la tecnologia degli smart contract con l’obiettivo di eliminare i passaggi legati agli intermediari finanziari e rendere i servizi più efficienti ed economici.
Attualmente il valore complessivo dei token finanziari decentralizzati è di 103 miliardi di dollari, ma lo scorso maggio era stata raggiunta una cifra intorno ai 150 miliardi di dollari, salvo poi subire un brusco crollo.
Le DeFi stanno assumendo sempre di più il ruolo di target per gli attacchi hacker, essendo noti i punti deboli di questi sistemi. Dall’inizio del 2021 ad oggi, i furti hanno raggiunto il totale di 361 milioni di dollari, tre volte rispetto all’intero 2020.
Inoltre, da tempo, le autorità e le istituzioni finanziarie, sia nazionali che internazionali, hanno messo nel mirino i servizi DeFi, sostenendo in più di un’occasione come per queste piattaforme siano necessari controlli governativi.
Proprio qualche giorno prima dell’attacco hacker nei confronti di Poly Network, il presidente della SEC (Commissione per i Titoli e gli Scambi) degli Stati Uniti, Gary Gensler, era intervenuto all’Aspen Security Forum sostenendo la necessità di adottare delle norme in grado di regolare l’intero settore delle criptovalute, paragonato al “far west”, così da tutelare gli investitori che scommettono su questo bene.
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