Le azioni del colosso tedesco Volkswagen registrano il più forte calo giornaliero (-20%) da anni dopo la notizia della falsificazione dei dati sulle emissioni dei veicoli.
Volkswagen apre la seduta di negoziazioni sulla borsa di Francoforte in caduta libera a -20% dopo l’ammissione da parte dell’amministratore delegato di aver falsificato i risultati nei test statunitensi sull’inquinamento atmosferico prodotto dai veicoli.
Le azioni Volkswagen sono attualmente scambiate a 129,53 euro, in discesa del 19,88%, il crollo giornaliero più ampio da novembre 2009.
Il calo odierno porta la società automobilistica di Wolfsburg a registrare un ribasso da inizio anno nell’ordine del 24%; il colosso automobilistico il primo gennaio 2015 era quotato a 177,68€ ad azione. La capitalizzazione di mercato ad oggi raggiunge quindi il livello di circa 66 miliardi di euro.
Volkswagen rischia una pesante multa, reputazione in pericolo
Venerdì la EPA(Environmental Protection Agency) ha dichiarato che la casa automobilistica tedesca Volkswagen ha ammesso di aver montato sui propri veicoli diesel negli Stati Uniti un software che rileva l’inquinamento atmosferico prodotto solo quando le vetture sono in fase di prova ufficiale.
Le violazioni, che riguardano quasi 500.000 veicoli, potrebbe causare alla multinazionale di Wolfsburg una multa fino a 1,8 miliardi di dollari, oltre ad una plausibile azione penale a carico. L’EPA stima che durante la normale guida dei veicoli con il software “manipolatore”, l’inquinamento atmosferico prodotto sarebbe tra le 10 e le 40 volte più alto del consentito.
Volkswagen potrebbe affrontare sanzioni civili di 37.500 $ per ogni veicolo non conforme alle norme federali sulle emissioni. Ad essere coinvolte nello scandalo sono alcune auto a quattro cilindri di Volkswagen e altre vetture diesel Audi vendute dal 2008.
La discrepanza tra emissioni dichiarate e quelle prodotte è emersa dopo che l’ ICCT(International Council on Clean Transportation) ha commissionato prove di emissione sui veicoli diesel in circolazione negli Stati Uniti: tra le vetture testate a campione, un Jetta ed una Passat avrebbero dato esiti dal laboratorio molto diversi da quelli dichiarati dalla casa automobilistica tedesca.
E pensare che Volkswagen aveva puntato molto sulle basse emissioni dei motori diesel per penetrare sul mercato Statunitense, con risultati ultimamente deludenti:le vendite di auto Volkswagen negli USA sono scese nel 2014 del 10% a quota 366.970 veicoli.
L’ A.D. di Volkswagen Martin Winterkorn nella giornata di ieri ha affermato che l’azienda ha garantito piena collaborazione agli investigatori normativi statunitensi e si è detto «profondamente dispiaciuto» per aver intaccato l’alta fiducia che i consumatori ripongono nella multinazionale tedesca.
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