Ilva, ArcelorMittal si ritira. Conte convoca i vertici a Palazzo Chigi

Mario D’Angelo

04/11/2019

Giuseppe Conte ha convocato il gruppo angloindiano per domani a Palazzo Chigi. Arcelor ha deciso di ritirarsi dall’accordo sull’Ilva. A rischio oltre 10.000 lavoratori

Ilva, ArcelorMittal si ritira. Conte convoca i vertici a Palazzo Chigi

Si annuncia uno scontro fra governo e ArcelorMittal, società angloindiana che in queste ore ha manifestato la volontà di rescindere il contratto sull’Ilva di Taranto. Ma il ministro per lo Sviluppo economico Patuanelli non ci sta, e fonti vicine al Ministero dicono che “il governo non consentirà la chiusura” dell’impianto siderurgico.

Sarà questa, probabilmente, la linea che porterà avanti il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha convocato per domani i vertici dell’azienda.

Ex Ilva, Arcelor si ritira

Non è la prima volta che ArcelorMittal prova a ritirarsi, ma stavolta fa sul serio. Il gruppo ha notificato questo pomeriggio ai commissari straordinari l’intenzione di uscire dall’accordo per l’affitto con acquisizione delle attività di Ilva Spa e aziende controllate, firmato il 31 Ottobre. Secondo la nota, saranno i commissari ad assumere “la responsabilità delle attività di Ilva e dei dipendenti entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione”.

Ad aver portato la società alla decisione sono stati principalmente il mancato scudo legale e i provvedimenti del tribunale di Taranto, ma non solo.

Altri gravi eventi, indipendenti dalla volontà di ArcelorMittal, hanno contribuito a causare una situazione di incertezza giuridica e operativa che ne ha ulteriormente e significativamente compromesso la capacità di effettuare necessari interventi presso Ilva e di gestire lo stabilimento di Taranto”, argomenta il Gruppo.

Secondo Arcelor, tali circostanze “attribuiscono alla Società anche il diritto di risolvere il contratto” sulla base di “articoli e principi del codice civile italiano”.

Ilva, riunione di governo al Mise

Il governo si è subito mobilitato, evitando, almeno in un primo momento, di convocare la società come richiesto dal Partito Democratico. Al Mise si sono riuniti i ministri Stefano Patuanelli (Sviluppo), Giuseppe Provenzano (Sud), Sergio Costa (Ambiente), più i rappresentanti del Mef, per discutere del futuro di Ilva.

Dall’incontro è emersa la volontà del governo di dare battaglia affinché l’impianto non chiuda. “Non esistono i presupposti giuridici per il recesso del contratto, convocheremo immediatamente Mittal a Roma”, hanno fatto sapere fonti del Ministero a Rai News.

Conte aspetterà domani pomeriggio i vertici di ArcelorMittal a Palazzo Chigi.

Arcelor, sindacati: «Bomba sociale»

La notizia ha messo in allarme i sindacati: nelle acciaierie Ilva lavorano circa 10.700 persone. Per la segretaria generale della Fiom-Cgil Francesca Re David la decisione di ArcelorMittal è “inaccettabile”. Il sindacato dei metalmeccanici afferma che “l’incontro con il governo” è stato chiesto “da settimane”, e “diventa ormai urgentissimo”.

Il segretario nazionale della Fim Cisl Marco Bentivogli attacca “il pasticcio del Salva-imprese sullo scudo penale. Un capolavoro di incompetenza e pavidità politica: non disinnescare bomba ambientale e unire bomba sociale”.

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