In Italia i contagi continuano a salire e spunta un nuovo effetto che potrebbe essere legato all’infezione da Covid-19: «È molto doloroso». Ecco di cosa si tratta.
In Italia il virus ha ripreso a correre. Nel bollettino del ministero della Salute di ieri, martedì 22 marzo, i nuovi casi nelle 24 ore hanno sfiorato quota 100 mila e salgono anche i ricoveri. C’è chi inizia a parlare di una possibile quinta ondata e l’allerta torna alta. Nonostante Omicron e la sottovariante BA.2 presentino una patogenità più bassa rispetto alle precedenti.
E intanto spunta uno studio secondo il quale il Covid-19 sarebbe collegato a un nuovo disturbo, molto doloroso. Di cosa si tratta? Entriamo nel dettaglio.
Il nuovo effetto legato al Covid
Difficoltà nei movimenti, forte dolore alla spalla e braccio rigido. Sono i sintomi della cosiddetta «spalla congelata» chiamata anche Frozen Shoulder o capsulite adesiva: si tratta di una patologia della spalla che provoca dolore e rigidità. Si verifica in circa il 2% della popolazione e interessa soprattutto le persone tra i 40 e i 60 anni, in particolare donne.
Questo disturbo sarebbe aumentato durante la pandemia da Covid-19. E per questa ragione gli esperti si sono iniziati a chiedere se fosse collegato in qualche modo al coronavirus. L’infezione da Sars-CoV-2 provoca infatti una tempesta di citochine e un’infiammazione multisistemica.
Anche la spalla congelata ha in genere un’origine infiammatoria, spesso provocata da borsite, tendinite calcifica, sindrome della spalla di Milwaukee, artrite reumatoide, post mastectomia.
Alla spalla congelata è dedicato uno studio italiano pubblicato su Journal of Shoulder and Elbow Surgery nell’estate 2021, a un anno e mezzo dall’inizio della pandemia. I numeri di questa ricerca sono bassi, ma i risultati hanno dimostrato che tutti i pazienti, compresi tra i 42 e i 73 anni (8 donne e 4 uomini), hanno riscontrato dolore e rigidità alla spalla solo dopo aver contratto il Covid-19. Anche questa patologia, quindi, potrebbe rientrare nel cosiddetto Long Covid.
Il sintomo di Omicron nei bambini
Omicron colpisce sempre più i bambini, anche a causa di un basso tasso di vaccinazione in quella fascia d’età. Il sintomo che emerge sempre più spesso è il croup ovvero il restringimento acuto della laringe. Restringimento che si manifesta con difficoltà respiratorie e una tosse dal suono particolare, simile al verso di una foca o a un cane che abbaia. Da qui il nome tosse foca o tosse abbaiante.
Secondo un’analisi condotta dagli specialisti del Boston Children’s Hospital tra marzo 2020 e gennaio 2022 - pubblicata su Pediatrics - l’80% degli accessi in pronto soccorso di bambini positivi al Covid-19 con croup è stato registrato durante l’ondata di Omicron. Segnale che il sintomo è legato alla variante sudafricana, che attacca principalmente le vie aeree superiori.
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