La giornata di oggi è il termine ultimo per il pagamento della prima rata di Imu e Tasi 2015 ma anche per molti altri tributi: ecco quali sono le istruzioni da seguire e le informazioni da ricordare.
Nonostante la proroga della scadenza del Modello Unico per i titolari di Partita IVA, la giornata di oggi si configura come una scadenza fiscale molto importante non solo per il pagamento della prima rata in acconto di IMU e TASI 2015 ma anche per il pagamento di molti altri tributi dovuti dai contribuenti.
A tal proposito occorre ricordare quali sono le principali indicazioni riguardo alle differenti modalità di pagamento e quali sono i contribuenti interessati al pagamento delle tasse differenti da quelle sulla casa ovvero di Irpef e relative addizionali, della cedolare secca, dell’IRAP, dell’Ivie e dell’Ivafe.
IMU e Tasi 2015: pagamento con F24
Le modalità con cui può essere pagata la prima rata di IMU e la Tasi 2015 sono il bollettino postale e il modello F24. Per quanto riguarda le istruzioni operative occorre ricordare che in molti uffici postali, già dai giorni scorsi, è stato predisposto uno sportello appositamente dedicato al pagamento di questi tributi.
Mentre per importi inferiori ai 1000 euro i versamenti possono essere effettuati, come di consuetudine negli sportelli di uffici postali e banche, qualora la prima rata di Imu e Tasi 2015 superi la cifra di 1000 euro, occorre ricordare che il pagamento presso lo sportello può essere effettuato nel solo caso in cui il contribuente abbia ricevuto un bollettino di pagamento o un modello F24 precompilato dalla propria amministrazione comunale.
Nel caso in cui, invece, il Comune non abbia provveduto a inviare bollettini o modelli F24 precompilati, i pagamenti superiori ai 1000 euro possono avvenire solo online. Se si decide di utilizzare il modello F24 occorre anche ricordare le seguenti specifiche:
- è possibile utilizzare il solo modello F24 telematico nel caso in cui si vogliano utilizzare in compensazione eventuali crediti fiscali o contributivi, per il pagamento della prima rata di IMU e Tasi 2015;
- se, per effetto della compensazione di debiti e crediti, il saldo della compensazione è pari a 0, il modello F24 telematico deve essere presentato solo tramite i canali telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (F24 online, F24 web o F24 cumulativo);
- se nel modello F24, emerge comunque un debito superiore ai 1000 euro (anche a seguito di compensazione), il pagamento deve essere effettuato per via telematica utilizzando o i canali dell’Agenzia delle Entratre o i canali telematici di banche e Poste Italiane;
Imu e Tasi: scadenze correlate
Come ha chiarito l’IFEL alcuni mesi fa scade oggi anche il termine per il cosiddetto ravvedimento operoso, previsto per la prima rata di IMU e Tasi 2014. In base alla normativa, infatti, i contribuenti che lo scorso anno hanno omesso il versamento o hanno effettuato un versamento insufficiente per la prima rata di Imu e Tasi 2014, hanno tempo fino a oggi per operare il ravvedimento operoso e pagare quanto dovuto con la sanzione ridotta del 3,75%. Il termine è quello di un anno a decorrere dal momento della scadenza del tributo, per questo si considera la data di oggi come termine ultimo per il ravvedimento e non il 30 Giugno (un anno dal momento della presentazione della dichiarazione Imu e Tasi 2014).
Irpef, addizionali, cedolare secca, Ivie e Ivafe: chi paga e chi non paga
Discorso più complicato per Irpef e relative addizionali, per imposte sostitutive come la cedolare secca e per Ivie e Ivafe, per i quali alcuni contribuenti sono chiamati alla cassa oggi mentre altri sono interessati dalla proroga al 6 Luglio. Ecco i differenti casi che possono configurarsi:
- scade oggi, 16 Giugno il termine per il pagamento dell’Irpef e delle relative addizionali i contribuenti (Persone Fisiche) che presentano il Modello Unico e che non hanno Partita IVA e per i contribuenti che non hanno sostituto d’imposta e che presentano un Modello 730 (Ordinario o Precompilato che sia) dal quale emerge un debito d’imposta. Tali contribuenti sono chiamati al versamento del saldo 2014 e del primo acconto 2015 dell’imposta sui redditi;
- Anche le società che dichiarano ricavi compresi fra 5.164.569 e 7.500.000 euro (e utilizzano i il codice 3 nei quadri RF-RE-RG del Modello Unico 2015), anche nel caso in cui fossero interessati da una causa di esclusione o nel caso in cui presentassero lo studio di settore solo come allegato, sono chiamati a pagare entro oggi il saldo 2014 e la prima rata dell’acconto 2015 dell’Irpef, non essendo interessate dalla proroga;
- Ultima tipologia di contribuenti che sono tenuti a pagare, entro oggi, sia l’Irpef che le relative addizionali sia gli altri tributi in scadenza oggi (cedolare secca, Ivie e Ivafe), sono i soci di Srl non in trasparenza, soggette a studi di settore, che, comunque beneficiano della proroga al 6 luglio relativamente al versamento dei contributi Inps legati al reddito della società. Per tali contribuenti potrebbe essere più agevole effettuare entro oggi il pagamento della prima rata di Imu e Tasi 2015 e rimandare a un momento successivo, comunque entro il 16 Luglio, il pagamento degli altri tributi, con maggiorazione dello 0,40%, per via degli eventuali problemi che potrebbero sorgere nel modello F24 per la gestione delle differenti scadenze.
- Si pagano, in ogni caso, entro oggi la cedolare secca per gli affitti, l’Ivie, sugli immobili e l’Ivafe sulle attività finanziarie all’estero;
- Sono interessati dalla proroga al 6 Luglio per il pagamento dell’Irpef e delle relative addizionali, i le persone fisiche che presentano il Modello Unico e che applicano gli studi di settore; i contribuenti che presentano cause di escluse e di inapplicabilità degli studi di settore (e che, quindi, inseriscono nei quadri RF-RG-RE del Modello Unico 2015, un codice da 1 a 12) e i contribuenti, titolari di Partita IVA, in regime dei minimi o in nuovo regime forfettario.
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