Entro il prossimo anno potrebbe rendersi necessario un aggiornamento del vaccino di Pfizer contro le varianti. È quanto ha affermato Ugur Sahin, amministratore delegato di BioNTech.
Il vaccino di Pfizer per come lo conosciamo oggi potrebbe non esistere più. Ugur Sahin, amministratore delegato di BioNTech, ha infatti affermato che il prossimo anno potrebbe rendersi necessaria una versione aggiornata del farmaco per fronteggiare le varianti di Covid-19.
Al momento sebbene ci siano diverse varianti in circolazione, come la Delta, caratterizzata da una maggiore contagiosità, queste non differiscono così tanto dal ceppo originario da minare l’efficacia dei vaccini approvati attualmente, come confermato anche da numerosi studi.
Vaccino Pfizer: in arrivo una versione aggiornata
“Quest’anno un vaccino diverso non è assolutamente necessario. Ma a metà del prossimo anno, potrebbe essere una situazione diversa”. Sono queste le parole con cui Ugur Sahin, amministratore delegato di BioNTech, ha preannunciato nel corso di un’intervista al Financial Times che potrebbe rendersi necessario un nuovo vaccino di Pfizer per proteggere contro il virus che sta mutando.
Sahin ha precisato che al momento le varianti di Covid-19 in circolazione - e in particolare la variante Delta - hanno una maggiore contagiosità, tuttavia non differiscono troppo da mettere a rischio l’efficacia degli attuali vaccini. A oggi i richiami sembrano essere sufficienti per fronteggiare le principali varianti, ma il virus potrebbe sviluppare delle mutazioni in grado di eludere il farmaco, proprio per questo motivo si dovrà lavorare su una nuova versione del vaccino, prodotta per andare a colpire i nuovi ceppi, ha precisato Sahin aggiungendo che:
“Questo virus rimarrà, e il virus si adatterà ulteriormente. Non abbiamo motivo di supporre che la prossima generazione di virus sarà più facile da gestire per il sistema immunitario rispetto alla generazione esistente. Si tratta di un’evoluzione continua, e questa evoluzione è appena iniziata”.
Il futuro della campagna di vaccinazione
Secondo Sahin, a partire dal prossimo anno la campagna di vaccinazione subirà alcune modifiche, procedendo su due binari paralleli: da un lato saranno somministrate le dosi aggiuntive a chi ha già completato la vaccinazione, dall’altro si dovranno vaccinare le persone che per il momento non hanno ancora avuto accesso al vaccino.
Nel corso degli ultimi mesi le varie case farmaceutiche, tra cui Pfizer e BioNTech, hanno subito diverse pressioni dai Paesi in via di sviluppo e dai gruppi di aiuto, che chiedevano una condivisione dei brevetti al fine di aumentare la produzione del farmaco, rendendolo disponibile per tutti. Sahin ha tuttavia respinto la richiesta spiegando che questo avrebbe potuto rappresentare un rischio per il controllo della qualità. L’amministratore delegato della Pfizer, Albert Bourla, ha invece sostenuto che disincentiverebbe l’innovazione.
Per rispondere a questa mancanza di farmaci le case farmaceutiche si sono rese disponibili ad ampliare l’accesso al vaccino investendo anche nella produzione in alcune regioni dell’Africa. Sebbene al momento non sia possibile sapere come sarà il vaccino di Pfizer in futuro, Sahin ha detto che si aspetta che sarà ancora necessario nei prossimi anni.
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