In arrivo gli attesi incentivi sull’acquisto delle auto elettriche: da un minimo di 1.500 euro a un massimo di 6.000. Previste anche sovrattasse per le auto inquinanti.
Gli incentivi per le auto elettriche in Italia sono stati approvati all’interno del maxi emendamento alla manovra che ha ricevuto il via libera dalla commissione Bilancio.
Il testo è in attesa del voto di fiducia, ma sembra ormai fatto il passo più importante. Attesi da tempo, gli incentivi per l’acquisto delle auto a zero emissioni rientravano già nel piano di Governo del Movimento 5 Stelle, e recentemente erano stati confermati da Michele Dell’Orco, sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che durante la 22esima edizione di Ecomondo, aveva ribadito l’impegno del Governo nella promozione della mobilità elettrica.
La mobilità a zero emissioni è una realtà già in molti Paesi europei, e l’Italia finora non ha attuato a livello statale alcun tipo di politica che ne agevoli la diffusione, lasciando alle province la libertà di invogliare i clienti all’acquisto con esenzioni dal pagamento del bollo.
Diversamente da Francia, Germania e Olanda, in Italia ad oggi non c’è un piano di incentivi a livello nazionale che garantisca ai cittadini di poter acquistare un’auto elettrica. Con la manovra, arriveranno anche delle tasse aggiuntive per chi acquista auto con motore endotermico.
Incentivi auto elettriche in Italia
La commissione ha approvato le diverse modifiche e per quanto riguarda gli incentivi sulle auto elettriche ci sono notizie più complete.
Il piano sarà in vigore dal 2019 al 2021. In questo triennio ogni veicolo nuovo dovrà pagare una sovrattassa in base al numero di grammi di biossido di carbonio emessi, dichiarati sul libretto. L’importo partirà da un minimo di 150 euro ad un massimo di 3000 euro.
Questo disincentiverà automaticamente l’acquisto di auto Diesel o benzina con motori superati, spingendo i cittadini sulle auto a gas o ibride.
- Gli incentivi per le auto elettriche - e presumibilmente anche ibride - partiranno da un minimo di 1.500 ad un massimo di 6.000 euro.
Contributi all’acquisto
Non si conoscono ancora le modalità e i parametri per definire gli importi dei contributi per l’acquisto delle automobili elettriche.
Come in Germania è possibile che gli incentivi siano compresi in caso di rottamazione dei veicoli più datati, dalla classe Euro 3 in giù: chi avrà un’automobile che rientra in questa categoria potrà usufruire del vantaggio economico rottamandola e scegliendone una nuova elettrica.
Gli incentivi saranno elargiti con un sistema “bonus-malus” alla francese, ovvero con agevolazioni calibrate in base al livello di emissioni dell’auto che viene acquistata, quindi più bassi per le ibride mild, più alti per le plug-in e completi per le elettriche.
Dal momento che si tratta delle prime misure per favorire l’acquisto di auto elettriche è possibile che non vengano imposti limiti di potenza o peso, e che il contributo all’acquisto sia identico indipendentemente dal modello.
Per esempio, chi decide di rottamare la propria vecchia auto per acquistare un’elettrica, riceverà lo stesso incentivo sia che la sua scelta ricada sulla Nissan Leaf, sia che invece preferisca la Tesla Model X.
Altrove, come in Germania, sono stati invece messi dei tetti di importo massimo oltre il quale lo Stato non avrebbe elargito il proprio contributo, un provvedimento che è stato chiamato anti-Tesla, dal momento che il costruttore di Palo Alto è stato il primo a proporre auto elettriche premium.
Il prossimo passo per la mobilità a zero emissioni in Italia sarà quindi la legge di Bilancio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA