Il risarcimento danni per incidente stradale è ridotto se il passeggero non indossa la cintura di sicurezza, anche sul sedile posteriore. A stabilirlo una sentenza della Cassazione.
Chi non indossa la cintura di sicurezza avrà un risarcimento danni inferiore in caso di incidente stradale. La diminuzione si applica anche se il passeggero era seduto nei sedili posteriori, in quanto l’obbligo di viaggiare con la cintura allacciata vige su tutti i passeggeri indistintamente.
Per questa ragione, il passeggero senza cintura si considera corresponsabile del danno provocato dall’incidente, quindi gli spetta un risarcimento danni in misura ridotta.
La decisione prende spunto dal ricorso presentato da un passeggero danneggiato, al quale i giudici hanno attribuito il 30% della colpa dei danni subiti, proprio perchè non indossava la cintura di sicurezza nel sedile posteriore. A nulla è servito fare ricorso in Cassazione. Di seguito i detti del caso.
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Incidente stradale senza cintura di sicurezza: il risarcimento è ridotto
In caso di incidente stradale, se uno dei passeggeri riporta dei danni avrà un risarcimento ridotto se viaggiava senza cintura di sicurezza. Questa decisione è stata confermata in una recente ordinanza della Corte di Cassazione (in allegato) nella quale la Suprema Corte appoggia la decisione della Corte d’Apello.
In particolare, nel caso di specie, il passeggero ricorrente si opponeva alla riduzione del risarcimento danni del figlio seduto nel sedile posteriore. Gli ermellini tuttavia hanno confermato la minore entità del risarcimento danni, sulla base del fatto che l’obbligo di allacciare le cinture riguarda tutti i passeggeri, senza distinzione tra posti anteriori e posteriori, come prescrive l’articolo 172 del Codice della strada.
Anzi, il passeggero senza cintura di sicurezza è corresponsabile dei danni provocati dall’incidente (nel caso in esame del 30%). Difatti il mancato allacciamento della cintura è un comportamento colposo, vale a dire che il passeggero è responsabile, anche se in parte, dei danni che subisce in seguito all’incidente stradale.
Gli ermellini hanno precisato anche che il conducente non può essere considerato responsabile del mancato allacciamento delle misure di sicurezza, anche se il passeggero è un figlio minore, perché il controllo costante dei passeggeri, soprattutto di quelli seduti nei sedili posteriori, sarebbe impossibile e rischierebbe di compromettere la sicurezza della guida.
La decisione è contenuta nell’ordinanza n. 21991 del 2019. La vicenda processuale in esame riguarda due genitori che in Corte d’Appello si era visti ridurre il risarcimento danni dovuto al figlio minore a seguito di un incidente stradale, a causa del mancato allacciamento della cintura di sicurezza.
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