Iper ammortamento 2020: le ultime novità dell’agevolazione fiscale

Fabio Pasinetti

24/01/2020

Riparte l’agevolazione fiscale prevista dal piano Impresa 4.0 con importanti novità

Iper ammortamento 2020: le ultime novità dell’agevolazione fiscale

L’iper ammortamento è una misura fiscale che consente a tutte le imprese residenti in Italia di agevolare l’acquisto di beni nuovi, materiali e immateriali, strumentali all’esercizio di impresa effettuati dal 01/01/2020 al 31/12/2020.

L’agevolazione comprende anche i beni acquistati nel primo semestre del 2021 a patto che entro il 31/12/2020 sia stato versato un acconto al venditore pari al 20% del costo di acquisizione.

Vediamo come funziona l’iper ammortamento e le novità previste per il 2020.

Richiedi una consulenza esperta

Richiedi una prefattibilità gratuita

Iper ammortamento 2020: le ultime novità

Con la Legge di Bilancio 2020 l’agevolazione c.d. “Iper ammortamento” è stata sostituita con un credito d’imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione.

Ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, il beneficio dell’iper ammortamento è ripartito in cinque quote annuali di pari importo per investimenti materiali e tre quote annuali di pari importo per gli investimenti immateriali a decorrere dall’anno successivo a quello dell’avvenuta interconnessione.

Il credito d’imposta dell’iper ammortamento è riconosciuto nelle seguenti misure:

Tipologia di beneIntensità rispetto al costo di acquisizioneMassimali
Beni materiali strumentali nuovi di cui all’Allegato A della L. 232/2016 (ex iper ammortamento beni materiali 40% fino a 2.500.000€
Beni materiali strumentali nuovi di cui all’Allegato A della L. 232/2016 (ex iper ammortamento beni materiali 20% da 2.500.000€ a 10.000.000€
Beni immateriali strumentali nuovi di cui all’Allegato B della L. 232/2016 (ex iper ammortamento beni immateriali 15% fino 750.000€

Richiedi una consulenza esperta

Richiedi una consulenza professionale

Iper ammortamento: esempio pratico

Vediamo ora un esempio pratico per capire come funziona il beneficio previsto dall’iper ammortamento.

  • Costo di acquisizione del bene materiale: 100.000€
  • Periodo d’imposta di effettuazione dell’investimento e di entrata in funzione: anno 2020
  • Periodo d’imposta di interconnessione: anno 2020
  • Credito d’imposta spettante 100.000€ * 40% = 40.000€
AnnoSpettanza Credito d’impostaCredito Spettante
2021 8% 8.000€
2022 8% 8.000€
2023 8% 8.000€
2024 8% 8.000€
2025 8% 8.000€

Come usufruire dell’iper ammortamento

Il Ministero dello Sviluppo Economico, al fine di beneficiare dell’iper ammortamento, suddivide i beni iperammortizzabili a seconda del costo unitario di acquisizione.

Per i beni acquistati di valore unitario superiore a 300.000€ è obbligatorio produrre una perizia tecnica semplice rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato.

Le perizie sono volte ad attestare che i beni possiedano caratteristiche tecniche tali da includerli negli elenchi di cui agli allegati A e B annessi alla L. 232/2016 e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

Per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a € 300.000, non è necessaria la perizia. E’ sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa dal legale rappresentante ai sensi del DPR 445/2000.

Richiedi una consulenza esperta

Richiedi una perizia tecnica

Come sapere se un bene rientra nell’iper ammortamento

I beni previsti rientranti a tutti gli effetti nella misura iper ammortamento devono possedere determinate caratteristiche.

L’elenco completo dei beni materiali ammessi all’agevolazione è presente nell’Allegato A annesso alla L. 232/2016.

I beni immateriali compresi sono presenti nell’Allegato B annesso alla L. 232/2016 e come integrato dall’art. 1 comma 32 della L. 205/2017.

Iper ammortamento: come richiedere una richiesta di chiarimento

È possibile inoltre inviare un istanza di interpello (chiarimento) all’Agenzia delle Entrate di carattere tributario o Ministero dello Sviluppo economico qualora fosse necessario approfondire l’ammissibilità di un determinato bene.

La richiesta di parere va inviata al seguente indirizzo: dgpicpmi.dg@pec.mise.gov.it.

Iscriviti a Money.it