Istat: fiducia imprese e consumatori in calo. Altra doccia fredda dopo Pil fermo e crollo assunzioni stabili

Antonio Atte

29/08/2016

Istat: ad agosto 2016 peggiora il clima di fiducia sia tra i consumatori sia tra le imprese. Ecco i dettagli del report.

Istat: fiducia imprese e consumatori in calo. Altra doccia fredda dopo Pil fermo e crollo assunzioni stabili

Istat: calano ad agosto sia la fiducia delle aziende italiane che quella dei consumatori, come è possibile osservare sul nostro calendario economico.

Il livello di fiducia delle imprese è sceso a 101,1 (consensus posto a 102,5 e dato precedente pari a 102,9): l’indice composito passa da 103,0 a 99,4. L’indice della fiducia dei consumatori si è attestato a 109,2 a fronte di un dato precedente pari a 111,2, mentre il consensus degli analisti era posto a 110,5.

Gli ultimi dati Istat arrivano dopo la doccia gelata sul Pil dello scorso 12 agosto e dopo il crollo delle assunzioni a tempo indeterminato segnalato dall’Inps la scorsa settimana.

Nel secondo trimestre del 2016, infatti, il Prodotto interno lordo - stando alle stime preliminari Istat - è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente. L’Istituto nazionale di previdenza sociale ha invece sottolineato nel primo semestre dell’anno un calo del 33,4% delle assunzioni stabili rispetto ai primi sei mesi del 2015 (-326mila unità) e un parallelo aumento del ricorso ai voucher. Un insieme di dati che suona come un campanello d’allarme per l’economia italiana.

Istat: peggiorano aspettative consumatori sulla situazione economica

Nell’ultimo report Istat si legge che a registrare una flessione, seppure con intensità diverse, sono tutte le stime riferite alle componenti del clima di fiducia dei consumatori:

“clima economico passa da 129,8 a 125,5, diminuendo per il quinto mese consecutivo; le componenti personale, corrente e futura, dopo l’aumento registrato a luglio, tornano a posizionarsi sui livelli del mese di giugno. Più in dettaglio, il clima personale passa da 105,0 di luglio a 103,6, quello corrente da 109,1 a 107,2 e quello futuro da 114,8 a 112,2”.

Peggiorano per il quarto mese consecutivo le opinioni dei consumatori riguardo la situazione economica del Belpaese: il saldo dei giudizi passa infatti da -54 a -60 e quello delle aspettative da -9 a -15.

Registrano un peggioramento anche le aspettative sulla disoccupazione (il saldo passa da 30 a 35). Salgono invece i giudizi sull’andamento dei prezzi nei passati 12 mesi e le attese per i prossimi 12 mesi (da -31 a -22 e da -30 a -27).

Istat: fiducia imprese cala in tutti i settori

Cala in tutti i settori il livello di fiducia delle aziende italiane, soprattutto per quanto riguarda i servizi di mercato (da 108,3 a 102,4) e il commercio al dettaglio (da 101,3 a 97,1). Più contenuto il calo nella manifattura (da 102,9 a 101,1) e nelle costruzioni (da 126,2 a 123,5).

In merito alle imprese manifatturiere, peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia, in maniera più lieve, le attese sulla produzione (rispettivamente da -14 a -18 e da 10 a 9). Nelle settore delle costruzioni peggiorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (da -24 a -28) mentre si mantengono stabili le attese sull’occupazione: per il terzo mese consecutivo il saldo si attesta a -9.

Peggiorano invece tutte le voci relative al clima di fiducia nel settore dei servizi. Il rapporto dell’Istat spiega infatti che:

“diminuiscono i saldi dei giudizi e delle attese sul livello degli ordini (da 7 a 3 e da 8 a 1, rispettivamente) così come il saldo delle attese sull’andamento dell’economia in generale (da 8 a 3). Nel commercio al dettaglio peggiorano sia i giudizi sulle vendite correnti, il cui saldo torna negativo per la prima volta dal mese di gennaio 2016 (il saldo passa da 6 di luglio a -4) sia le attese sulle vendite future (da 21 a 16); il saldo sulle scorte di magazzino passa da 16 a 14”.

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