Istat: è stato aggiornato il paniere per il calcolo dell’inflazione 2016. Tra le novità introdotte il tatuaggio, i leggins e le bevande vegetali.
L’istituto di statistica Istat ha aggiornato il paniere dei prodotti per il calcolo dell’inflazione 2016. Tra i prodotti che rappresentano le nuove abitudini di consumo delle famiglie italiane vi sono il tatuaggio, le bevande vegetali, il pantalone corto da uomo, i leggings bambina, la lampadina led, i panni cattura-polvere, i servizi integrati di telecomunicazione, gli alloggi universitari e le auto usate.
L’alta velocità, invece, ha eliminato cuccette e vagoni letto mentre le crescenti preoccupazioni degli italiani verso la salute hanno portato all’introduzione della voce ortopedico e pediatra che andrà ad arricchire il segmento di consumo Servizi medici specialistici.
L’istituto ha commentato l’aggiornamento in una nota “Come di consueto le revisioni apportate al paniere nel 2016 sono di diversa natura e finalizzate a cogliere l’evoluzione dei comportamenti di spesa dei consumatori”.
Istat 2016: i nuovi prodotti nel paniere
Sono numerosi i prodotti che, sulla base delle abitudini di consumo degli italiani, sono stati aggiunti nel paniere dell’Istat, l’indice sul quale viene calcolata l’inflazione.
Tra le novità introdotte vi sono prodotti elementari come il latte intero fresco, prodotti di abbigliamento come la T-shirt uomo o i leggins bambina, i servizi integrati di telecomunicazioni, le bevande vegetali, la lampadina led, il tatuaggio, il trapano elettrico e prodotti ortopedico e pediatra all’interno del segmento Servizi medici specialistici. Ad essi si aggiunge la rilevazione dei prezzi delle automobili usate, degli impianti sportivi e del servizio di pittori.
Il Codacons ha giudicato «incomprensibile» la variazione dei pesi che l’Istat ha attribuito alla varie voci del paniere per il calcolo dell’inflazione: «Va bene inserire nel paniere i tatuaggi, le lampadine al led e i servizi integrati di telecomunicazione, perché negli ultimi anni tali prodotti sono entrati prepotentemente nella vita degli italiani», spiega il presidente Carlo Rienzi, «Il vero problema dell’inflazione tuttavia, è rappresentato dai pesi che l’Istat attribuisce alle singole voci».
Istat 2016: il calcolo dei prezzi al consumo
Il paniere utilizzato dall’Istat per il calcolo degli indici dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale e per le famiglie di operai e impiegati si compone di 1.476 prodotti elementari (1.441 nel 2015), raggruppati in 901 prodotti, a loro volta raccolti in 400 aggregati.
Per il calcolo dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato, il paniere comprende invece 1.484 prodotti elementari (1.457 nel 2015), raggruppati in 906 prodotti e in 404 aggregati.
“Il paniere dei prezzi al consumo”, ha specificato in una nota l’istituto di statistica, “ha ormai raggiunto un livello di completezza e dettaglio tale da rendere contenuto il numero di prodotti che ogni anno entrano ed escono dalla rilevazione dei prezzi”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
