Italia: il debito pubblico sale ancora, i dati Bankitalia

Violetta Silvestri

15 Dicembre 2021 - 12:11

Il debito pubblico dell’Italia cresce ancora nei dati aggiornati al mese di ottobre da Bankitalia. In calo, invece, i Btp nei portafogli esteri. Tutti i dettagli.

Italia: il debito pubblico sale ancora, i dati Bankitalia

Italia: debito pubblico in aumento secondo l’aggiornamento da Via Nazionale relativo al mese di ottobre.

Rispetto alla rilevazione precedente e relativa a settembre, l’incremento dell’indebitamento è stato di quasi 4 miliardi di euro.

Nel dettaglio di seguito tutti i dati di Bankitalia sul debito pubblico, con focus sui titoli di Stato detenuti da soggetti esteri.

Italia: debito pubblico cresce, di quanto?

Il debito pubblico in Italia a fine ottobre 2021 corrisponde a 2.710,3 miliardi di euro. Sono 3,8 i miliardi di euro aggiuntivi d’indebitamento in confronto al mese precedente. Rispetto a un anno fa, quando il debito valeva 2.588 miliardi di euro, l’incremento è stato di oltre 122 miliardi.

Bankitalia ha specificato che “l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio hanno complessivamente incrementato il debito di 1 miliardo.”

A fine ottobre 2021, Banca d’Italia deteneva il 24,5% (0,4 punti percentuali in più rispetto al mese precedente) di debito pubblico, con la vita media residua a 7,6 anni.

Nel mese di riferimento, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato hanno raggiunto il valore di 35,5 miliardi, con un rialzo del 7,5% rispetto allo stesso mese 2020.

Da gennaio a ottobre le entrate da imposte sono state pari a 359,3 miliardi, +11,9% sul 2020. Secondo Bankitalia, “oltre al più favorevole quadro macroeconomico, l’incremento riflette l’effetto di alcuni fattori straordinari tra i quali gli slittamenti di alcune imposte di competenza del 2020.”

Infine, sul fronte dei titoli di Stato in possesso di soggetti esteri, si è registrata una flessione dal valore di oltre 21 miliardi di euro, il minimo da gennaio.

Reuters ha calcolato che la quota di titoli detenuti da non residenti sul totale in circolazione rappresenta il 31,7%, mentre ad agosto era il 32,3%.

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