La disoccupazione italiana continua a far discutere: l’Istat ha pubblicato i dati del 2° trimestre 2020
Il tasso di disoccupazione d’Italia è stato uno dei fattori più monitorati con l’esplosione della pandemia.
Nonostante le misure messe in campo dall’esecutivo, come ad esempio quelle riguardanti il blocco dei licenziamenti durante il periodo dell’emergenza, l’intero Paese ha temuto un rapido peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro.
A fare chiarezza sulla questione l’ultimo report dell’Istat riferito al 2° trimestre dell’anno, quello più colpito dal coronavirus.
Tasso di disoccupazione Italia: i dati del 2° trimestre
Stando a quanto appena trapelato dall’ultimo report dell’Istat, nel 2° trimestre del 2020 il tasso di disoccupazione italiano si è attestato all’8,3%.
Il dato, si noti, ha fatto i conti con l’8,9% rilevato con riferimento ai primi 3 mesi del nuovo anno, già colpiti (dall’ultima settimana di febbraio) dalle perturbazioni derivanti dal coronavirus.
In pratica la misura è diminuita (si su base congiunturale che annua) e si è associata ad un incremento del tasso di inattività. Eppure, ha precisato l’Istat, i dati preliminari riguardanti luglio hanno già fatto prevedere una risalita della disoccupazione e una discesa dell’inattività.
Più in generale le ore lavorate nel 2° trimestre sono diminuite del 13,15% e del 20% su base trimestrale e annua, mentre l’attività economica è letteralmente crollata.
Il tracollo degli occupati
Il tasso di occupazione è sceso al 57,6% nel secondo trimestre (-1,2%) e la flessione è stata evidente soprattutto per i giovani dai 15 ai 34 anni. Parlando di cifre concrete, gli occupati sono diminuiti di 470.000 unità rispetto al 1° trimestre e di 841.000 unità rispetto al pari periodo 2019.
“Dopo la sostanziale stagnazione dei primi due mesi del 2020, il sopraggiungere dell’epidemia ha investito il mercato del lavoro con cali dell’occupazione tra marzo e giugno senza precedenti.”
Il quadro dipinto dall’Istat non è stato particolarmente entusiasmante. Il tasso di disoccupazione infatti è sceso, ma la flessione è stata determinata dall’aumento dell’inattività generato dal coronavirus.
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