Il ritorno complessivo dell’investimento azionario nel titolo Juventus è pari al 36%, cifra che pone la Vecchia Signora al vertice della classifica italiana. Nel mondo si registra una forte ascesa delle società asiatiche, ma sono ancora quelle Nordamericane le più generose con gli shareholder
La Juventus è la società italiana che nel 2019 ha creato maggior valore per i suoi azionisti.
Lo ha rilevato il Boston Consulting Group nello studio «Value Creators», che da 21 edizioni misura la performance in termini di Total Shareholder Return (Tsr) delle aziende quotate a maggiore capitalizzazione attraverso la variazione del prezzo delle azioni e il rendimento dei dividendi distribuiti e reinvestiti.
In attesa dell’inizio del campionato di Serie A 2019-2020 (domenica 24 agosto, ndr), già un buon primato per la Vecchia Signora.
Juventus ai vertici in Italia per “creazione di valore”
Dall’analisi della società di consulenza è emerso come il club torinese abbia generato un Total Shareholder Return (Tsr) pari al 36%. Il Tsr è – specifica BCG nella nota - una metrica proprietaria elaborata che esprime il ritorno complessivo dell’investimento azionario misurando la variazione del prezzo delle azioni e il rendimento dei dividendi distribuiti e reinvestiti.
Scorrendo la classifica italiana troviamo ancora, sul podio, Amplifon e Recordati. Quest’ultima rientra poi, a livello internazionale, tra le prime 20 aziende per creazione di valore nella categoria Mid-Cap Pharma. Al quarto posto ancora Torino, anche se con sede legale nel Regno Unito, grazie a Fiat Chrysler che si segnala anche per essere tra le prime 10 società nell’Automotive OEMs.
La “geografia del valore”
Ampliando lo sguardo oltreconfine si evidenzia come siano ancora le aziende statunitensi a guidare la classifica dei creatori di valore, conquistando sette dei primi 10 posti e 11 dei primi 20 tra le aziende globali a grande capitalizzazione. Solo due delle prime 10 realtà creatrici di valore a grande capitalizzazione e 5 delle prime 20 hanno sede in Asia, il che riflette il numero sproporzionato di aziende nordamericane che si collocano tra le più grandi aziende per capitalizzazione di mercato.
Ma uno sguardo alla performance che vada al di là della classifica, rivela un quadro molto diverso. Tra i primi 100 top performer - spiega una nota -, il 28% sono nordamericani e il 55% asiatici. Allo stesso modo, tra le 330 aziende che si collocano tra le prime 10 del settore, il 29% sono nordamericane e il 45% sono asiatiche. Dallo studio emerge che dal 2014 al 2018, i dieci principali creatori di valore hanno registrato in media un TSR sui 5 anni del 35%, con un range che va dal 27% al 54%.
Il Tsr medio quinquennale per le oltre 2.200 aziende presenti nel database è stato dell’8,2%, in linea con i rendimenti a lungo termine del mercato globale dei capitali. Al contrario, il TSR mediano per il campione dello scorso anno, che copre il periodo 2013-2017, è stato del 15,6%, riflettendo l’andamento del mercato dei capitali del periodo.
La tecnologia domina ancora, ma la classifica 2019 è più varia rispetto al passato. Le aziende del settore tecnologico e dei media detengono sei posizioni nella top 10 e otto nella top 20 di quest’anno, erano nove e 13 lo scorso anno. Le aziende di tecnologia medica e di servizi sanitari occupano 4 dei primi 20 posti, in crescita rispetto ai 3 dell’anno scorso.
Tra i 33 settori monitorati, i servizi sanitari sono in testa alla classifica con una media annua di Tsr del 17% - più del doppio della media per tutte le aziende presenti nel database. Medtech chiude al secondo posto, con una media annua di TSR del 16%, seguita dai fornitori di infrastrutture finanziarie (al 15%) e dalla tecnologia (al 14%). Tecnologia e medtech sono state le industry più performanti anche nella classifica dello scorso anno, collocandosi rispettivamente al terzo e quinto posto tra i 33 settori industriali. Al contrario, i servizi sanitari si sono classificati al 13imo posto nella classifica del 2018.
Nell’’elenco delle 200 aziende di maggior valore al mondo, per il terzo anno consecutivo, Nvidia, Broadcom e Netflix occupano tre delle prime cinque posizioni. Adobe Systems entra nella top 5, mentre Tencent scende all’ottavo posto. Facebook scende dal numero 5 del 2018 al numero 33 di quest’anno. Non una sorpresa, considerato l’’andamento del titolo. Kweichow Moutai, un’azienda cinese di beni di consumo non durevoli, passa dal decimo posto dello scorso anno al secondo posto di quest’anno.
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