Ufficiale l’intesa di fusione tra L’Espresso e Itedi. FCA esce dall’editoria italiana, azioni RCS a picco partito il toto-sostituto della famiglia Agnelli.
E’ arrivata l’ufficialità dell’accordo tra il gruppo L’Espresso e Itedi detentrici di testate come Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX e altri giornali locali. La conclusione della trattativa comporta la nascita di uno dei più grandi poli di informazione italiana al quale farà capo il 20% dei giornali su carta stampata e con possibilità di espansione nel digitale.
FCA è detentrice del 77% di Itedi e per il 23% da Ital press holding, società che fa capo a Claudio Perrone. Dopo la fusione FCA sarà detentrice del 16% del nuovo gruppo mentre Perrone scenderà al 6%, il resto invece farà capo alla Cir di De Benedetti. Mediobanca reputa il deal di grande valore, vedendo nella fusione grandi opportunità di sinergie con espansione de L’Espresso nell’area Nord-Occidentale dell’Italia.
FCA ha cominciato a mettere in atto il piano di fuoriuscita dal settore dell’editoria e adesso ci si domanda a chi andrà la quota detenuta di RCS. Azioni RCS che affondano in Borsa dopo l’addio della famiglia Agnelli, Equita Sim vede Cairo come possibile sostituto.
L’Espresso-Itedi: ufficiale l’accordo
Giornata storica quella di ieri nel mondo dell’editoria. Il gruppo L’Espresso si fonderà con Itedi, società posseduta per la maggior parte da FCA (quindi famiglia Agnelli) e dal quale nascerà uno dei maggiori poli di informazione in Italia. Testate come Repubblica, L’Espresso, La Stampa, Il Secolo XIX e altri giornali locali confluiranno in un solo gruppo al quale farà capo il 20% dell’informazione stampata in Italia.
La fusione tra Itedi e L’Espresso avverrà sulla base di concambi che verranno approvati dalle rispettive assemblee. Cir, holding che fa capo alla famiglia De Benedetti, deterrà più del 40% del capitale della nuova società mentre FCA scenderà al 16% (dal 77% della quota di Itedi) e la famiglia Perrone anche sarà detentrice di una quota minoritaria pari a circa il 5% (dal 23% posseduto in Itedi).
De Benedetti quindi sarà l’azionista di maggioranza del nuovo gruppo editoriale dal fatturato di €750 milioni seguito da 6 milioni di lettori e 2 milioni e mezzo di utenti unici quotidiani.
L’Espresso-Itedi: FCA inizia uscita dall’editoria italiana. A chi andrà la quota RCS?
FCA inizia quindi la graduale fuoriuscita dall’editoria italiana, come voluto da John Elkann il quale ha dichiarato di voler distribuire le quote editoriali agli azionisti di Fiat, e adesso ci si chiede a chi andranno le quote detenute in RCS.
Equita Sim vede il gruppo Cairo come soluzione migliore per RCS. Le azioni di RCS affondano in Borsa dopo l’abbandono annunciato da FCA a seguito dell’accordo Itedi-L’Espresso. Secondo gli esperti di Equita Sim, la liquidazione della quota di RCS detenuta da FCA è negativa nonostante la distribuzione della quota avverrà solo il prossimo anno.
L’uscita di scena di uno degli azionisti di riferimento ha fatto in modo di rendere RCS contendibile e sarà molto importante vedere chi prenderà il posto della famiglia Agnelli.
Gli analisti di Equita credono che il gruppo Cairo possa essere una soluzione positiva poiché in grado di generare efficienze e vista la forte liquidità del gruppo contro un leverage inferiore a 2,5 l’Ebitda.
Nel caso questa aggregazione si verificasse, Equita ritiene che l’eventuale creazione di valore sarebbe tangibile nel caso in cui si mettessero in atto delle sinergie di circa il 10% la struttura dei costi di RCS o attraverso un concambio superiore a quello espresso dal mercato.
Gli esperti di Equita hanno confermato poi il rating hold sul titolo RCS con target price di 0,78€. Rating hold anche per le azioni di Cairo con target fissato a 4,9€.
Indiscrezioni di stampa vedono inoltre come potenziali acquirenti (oltre a Cairo) Della Valle e Caltagirone con quest’ultimo in pole position per integrare il Messaggero e lasciare la Gazzetta dello Sport agli altri due concorrenti.
Accordo L’Espresso-Itedi: fusione dovrà essere ratificata entro il 30 giugno
La distribuzione della quota di RCS agli azionisti di FCA avverrà prima della messa in atto della fusione tra Itedi e L’Espresso. A Exor verrà conferito il 5% della quota detenuta in RCS, la quale la holding della famiglia Agnelli ha già fatto sapere che intende vendere secondo le normali prassi di mercato.
L’accordo di fusione dovrà essere sottoscritto entro e non oltre il 30 giugno 2016 mentre la fusione vera e propria dovrà avere luogo entro il 1° trimestre del 2017, come riportato nel memorandum di intesa.
Accordo L’Espresso-Itedi: la soddisfazione di De Benedetti e John Elkann
Soddisfazione per la conclusione della trattativa da parte di Carlo De Benedetti, che rimarrà presidente del nuovo gruppo editoriale, il quale ha parlato di “svolta importante” per il gruppo L’Espresso dato l’inizio di un nuovo percorso di sviluppo con un solido futuro in un contesto complicato.
Soddisfatto anche John Elkann che in una lettera inviata ai dipendenti ha definito il nuovo gruppo L’Espresso “solido e con grandi prospettive”.
Accordo L’Espresso-Itedi: Mediobanca vede una grande creazione di valore
Per Mediobanca la fusione Itedi-L’Espresso crea un valore di 0,2€ ad azione. Secondo gli analisti della casa d’affari, la fusione tra Itedi e L’Espresso crea una grande combinazione che genererà valore.
L’affare è molto sensato da un’ottica strategica, visto che permette a L’Espresso di rafforzarsi nell’area Nord-Ovest dell’Italia, sulla quale non c’era copertura di business dei giornali locali del gruppo della famiglia De Benedetti.
In più, dalla fusione potrebbero nascere sinergie importanti relative a costi, distribuzione, miglioramento delle vendite e IT. Gli esperti di Mediobanca concludono l’analisi dichiarandosi fiduciosi della guida dell’ad Monica Mondarini, confermando il rating outperform e target price di 1,59€ sulle azioni L’Espresso.
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