La Cina teme seconda ondata: tamponi su tutti i cittadini di Wuhan

Mario D’Angelo

14/05/2020

Cina terrorizzata da seconda ondata di contagi ordina ti testare tutta la popolazione della città epicentro del coronavirus, Wuhan: 11 milioni di persone

La Cina teme seconda ondata: tamponi su tutti i cittadini di Wuhan

La Cina vuole effettuare tamponi l’intera popolazione di Wuhan: 11 milioni di abitanti. È lo sforzo del genere più ampio di sempre, ma alcuni esperti hanno messo in dubbio la sua utilità visto lo scarso numero di positivi al coronavirus.

Coronavirus, tamponi per tutta Wuhan

L’amministrazione della città di Wuhan, dove è iniziata la pandemia di coronavirus, ha annunciato l’ambizioso piano di testare tutti i suoi 11 milioni di residenti nei prossimi giorni. La campagna promette di mobilitare migliaia di medici e altri lavoratori.

Lo scopo del tamponamento a tappeto della popolazione di Wuhan, capitale dell’Hubei, è quello di evitare una seconda ondata di contagi mentre la Cina prova a far ripartire l’economia. L’annuncio è stato fatto dopo che Wuhan, di recente, ha riportato sei nuovi casi di coronavirus, dopo un mese di assenza di nuovi contagi.

Wuhan, sottoposta a rigido lockdown per 11 settimane, ha cominciato la riapertura l’8 di aprile. Per qualche tempo è sembrato che la vita potesse riprendere come prima, ma la scoperta di nuovi focolai ha fatto temere il peggio alle autorità che adesso intendono tamponare 11 milioni di persone in una decina di giorni.

Peng Zhiyong, direttore dell’unità di terapia intensiva all’ospedale Zhongnan di Wuhan, ha detto al Global Times che un tamponamento a tappeto di questa scala potrebbe essere molto costoso. I 6 nuovi casi registrati provengono tutti dalla stessa comunità residenziale.

Tamponi su tutta Wuhan, dubbi sull’utilità

Dai 3 ai 5 milioni di residenti di Wuhan sono già stati testati, perciò la città dovrebbe essere in grado di testare i rimanenti 8 milioni, ha detto Yang Zhanqiu, vicedirettore del dipartimento di biologia medica dell’università di Wuhan. Secondo il professore, testare l’intera città potrebbe essere inutile, perché “non si può sapere se le persone si infettano dopo un test negativo”.

Il tamponamento a tappeto è “essenzialmente un’indagine epidemiologica per determinare l’attuale situazione”, ha detto Yang. Avrà l’effetto di tranquillizzare i cittadini, e quindi riprendere con più rapidità le attività economiche.

Non è ancora chiaro come Wuhan si procurerà 11 milioni di tamponi. Le autorità hanno detto che l’intenzione è quella di condurre almeno 730 mila test giornalieri. Per fare un paragone, la Corea del Sud, nota per l’efficienza della sua lotta al coronavirus, nel picco dell’epidemia faceva tamponi a 20.000 persone al giorno.

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