La cancelleria Merkel ci racconta quali opzioni ha l’Italia per salvarsi dalla crisi grazie all’UE perché no, gli eurobond non sono un’opzione praticabile.
È per bocca di Angela Merkel che veniamo a sapere no, la soluzione alla crisi italiana dettata dal coronavirus non saranno gli eurobond. Secondo la cancelliera tedesca, infatti, esistono degli strumenti maggiormente idonei per sostenere la nostra economia. Ed è così che la Germania svela quelli sono le “altre soluzioni” - aggiungo uniche, a questo punto, oltre ad essere già tristemente note - a cui l’Italia può ricorrere per ricevere un aiuto dall’Unione Europea.
Germania a Italia: eurobond non sono un’opzione
In sede di conferenza stampa, oggi pomeriggio la Merkel ha ribadito perentoriamente che la Germania non appoggerà mai l’idea di una mutualizzazione del debito, intrinseca nello strumento ipotetico degli eurobond.
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Non è un segreto che i tedeschi abbiano un enorme ascendente in quel di Bruxelles, molto più forte di quello praticabile dalla Francia, figuriamoci da Italia e Spagna. Ed è per questo motivo che ormai si dà per scontato che l’opzione eurobond - soprannominata coronabond dato il contesto attuale -, fortemente appoggiata dal premier Conte, non sarà in alcun modo praticabile.
Poco importano gli attacchi provenienti dalla stessa terra tedesca - il noto giornale Spiegel in un editoriale di oggi titola “Il rifiuto tedesco degli eurobond è non solidale, gretto e vigliacco”.
Ma niente paura: “ci sono così tanti strumenti di solidarietà che si possono trovare delle buone soluzioni”, rassicura la Merkel. E quali sono? Anche qui, la risposta appare scontata.
Ecco le soluzioni alla crisi italiana secondo Merkel
Angela Merkel si dice solidale - “la Germania è pronta a dare a dare solidarietà e si sente in dovere di dare solidarietà”, ha dichiarato oggi - ma poi, di fatto, è pronta a gettarci nelle grinfie del MES.
Perché, escludendo gli eurobond, gli strumenti di aiuto da parte dell’UE che Italia &Co possono sperare di utilizzare sono ben pochi e tra questi spicca minaccioso il Meccanismo Europeo di Stabilità.
Nello specifico, sono tre: il MES, la BEI e la cassa integrazione europea (Sure).
Il primo, anche se con condizionalità agevolate o azzerate, porterebbe con sé delle durissime conseguenze in suolo italiano. I prestiti erogati dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI) potrebbero rivelarsi meno favorevoli per gli imprenditori italiani di quanto si pensa e il Sure è un aiuto, certo, ma non si può pensare che basti da sé.
Su questi tre strumenti, spera Merkel, questa sera l’Eurogruppo troverà un accordo. Vana speranza o premonizione? La verità sarà svelata tra poche ore.
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