Il breakout del prezzo è una strategia di analisi tecnica semplice ed efficace. Tuttavia presenta numerose insidie, in quanto i mercati finanziari sono per antonomasia un sistema di negoziazione caratterizzato dalla presenza di trappole, spesso create ad hoc dalle cosiddette “mani forti”. Si tratta di investitori istituzionali con grosse disponibilità di denaro, in genere di centinaia di milioni di dollari, chiamati “large traders”. Il loro obiettivo è guadagnare grosse somme di denaro sfruttando gli errori dei trader privati sotto-capitalizzati (“small traders” o “parco buoi”).
Tali errori si manifestano spesso sui breakout dei livelli di prezzo. I piccoli trader privati credono di poter seguire la scia del denaro oltre un valore chiave del prezzo, spesso sfruttando solo le micro-oscillazioni su base intraday. Il più delle volte, però, questi breakout sono soltanto trappole. Ed ecco che si formalizzano i cosiddetti “fake-out”, i falsi breakout appunto. Come individuare allora i migliori breakout, evitando contestualmente pericolose trappole? Jeff Cooper ha trovato una buona soluzione: utilizzare le candele ad ampio range, le più estese delle ultime 9 sessioni di trading.
Il grafico mostrato in alto si riferisce al cross GBP/NZD sul time frame daily. Si può notare il breakout di un trading range, che si concretizza con un setup molto preciso: l’expansion pivot. Si tratta di un segnale che prevede una candela con il range maggiore delle ultime 9 candele e un brusco movimento rialzista dei prezzi, che si allontanano dalla media mobile a 50 giorni. Questo sì che è un breakout! La rottura della soglia psicologica di 2 spingerà i prezzi fino a 2,15 circa in meno di un mese.
Alla prossima pillola!
Nicola D’Antuono
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