Gli asset da monitorare questa settimana, dai metalli preziosi al Natural Gas, dal Bitcoin ad Ethereum, dai titoli farmaceutici ai titoli in allungo sui massimi storici. Infine il forex che presenta alcune opportunità interessanti.
In Europa i listini non hanno dato segnali di grande movimento. Le cinque sedute settimanali si sono distinte per una certa calma senza manifestare una direzione decisa e hanno lasciato spazio ai dubbi e a i timori sulla ripresa economica e soprattutto sulla possibilità di una seconda ondata epidemica in autunno.
La fasi laterali e di consolidamento quindi caratterizzano la maggiore parte dei listini principali, dall’indice Dax30 che ha registrato un -1,21% al FtseMib che ha segnato un -1,28%. Tutti gli indici dell’euro zona hanno lasciato indietro qualche punto durante la settimana e la tanto attesa rotazione del portafogli degli operatori istituzionali per adesso sembra solo una «chimera».
L’impostazione resta ancora positiva a breve-medio termine, ma bisognerà attendere i market mover economici dei prossimi giorni per capire con più chiarezza la direzione che potranno intraprendere i mercati. Si attende quindi il PIL e l’indice IFO tedesco, gli indici dell’Eurozona, il fatturato, l’indice della fiducia e gli ordinativi per l’Italia.
Negli Stati Uniti lo scenario appare invece molto diverso con l’indice Nasdaq100 in rally e sempre in corsa per nuovi massimi attualmente a quota 11.555. L’S&P500 è invece in piena fase di test della resistenza statica posta sul massimo storico. Anche in questo caso l’indice sembra avere la forza per la rottura spinto soprattutto dalla politica monetaria espansiva della Fed e dalla fiducia degli investitori nonostante la crisi sanitaria da Covid19, gli attenuati ma sempre esistenti scontro commerciali con la Cina e soprattutto l’avvicinamento delle elezioni Presidenziali, che sembrano promettere scintille.
Anche in questo caso i dati macroeconomici della settimana potrebbe essere i soli capaci di arrestare, anche se solo temporaneamente, la corsa dei listini a stelle e strisce.
Oro e Argento in ritracciamento. Petrolio solito “assente”
L’oro, dopo il ritracciamento dovuto alle prese di beneficio della scorsa settimana sembra avere trovato una zona di consolidamento in area 1.940$. A quota 1.900$ ha creato una Pin Bar rialzista in data 12 agosto che sembra mostrare ancora la forza del movimento. Attualmente il contesto economico premia gli acquisti sul metallo prezioso con il dollaro ancora debole e la crisi sanitaria non ancora sotto controllo. L’oro quindi rappresenterebbe sempre il bene rifugio per eccellenza nei portafogli degli investitori, insieme allo Yen. E’ possibile un nuovo test a breve della resistenza a quota 2.000$ e l’avvio verso nuovi obiettivi. Solo una discesa sotto i 1.900$ potrebbe fare presagire un cambio di tendenza.
Le stesse analisi valgono anche per l’argento che, anche se molto più volatile e con oscillazioni maggiori, resta sempre piuttosto correlato al parente nobile.
Per il Petrolio resta per adesso un “no comment” dovuto all’apatia del movimento che sembra in attesa di comprendere la direzione che prenderà la crisi sanitaria in autunno e le conseguenze sull’economia reale.
Natural Gas: continua il rally
Appare interessante invece il movimento del Natural Gas che, dopo il rally iniziato il 23 luglio 2020 che lo ha condotto a segnare una performance sui valori attuali del 46,85%, sembra volere rompere con slancio anche la resistenza statica a quota 2,4. Da tenere quindi monitorato il movimento che potrebbe portarlo verso quota 2,6. Il prezzo attualmente si trova sopra la trendline dinamica di breve periodo, la EMA(21) la media mobile semplice a 200 periodi e il livello del Supertrend. Da evidenziare che la volatilità rappresentata dall’ATR(14) è in leggero aumento rispetto alla media dell’ultimo mese.
Forex: Eur/Usd in fase laterale
La major resta nella fase di consolidamento laterale in cui si trova dalla fine del mese di luglio tra un minimo a quota 1,1765 ed un massimo a 1,90. Per adesso il movimento sembra stabile all’interno della banda di oscillazione, ma la rottura a rialzo della trendline dinamica ribassista di lungo periodo avvenuta alla fine del mese scorso potrebbe presupporre un nuovo allungo dell’euro. Per adesso infatti il dollaro non sembra trovare le forze per un cambio di direzione che potrebbe avvenire solo alla rottura a ribasso del livello a quota 1,16.
Gli asset sotto i riflettori della settimana
Sotto la lente sempre i titoli farmaceutici Moderna, Astrazeneca e Johnson & Johnson, Novavax e Pfizer grazie alla ricerca del vaccino contro il Covid19 e le commesse firmate con vari Paesi le scorse settimane per assicurarsi la vendita dei propri farmaci in fase di test avanzato.
Tra i titoli del Nasdaq da aggiungere anche Intuit alla rottura del massimo storico in allungo e Nvidia e Thermo Fisher Scientific per le quali valgono le considerazioni fatte in precedenza. Da monitorare anche Zoom Video Communication, Protecter & Gamble, Accenture, Visa e Nike.
Sotto i riflettori resta anche Danaher Corporation si trova sulla rottura tecnica del massimi storici ed ha registrato una seconda trimestrale 2020 con dei risultati più che soddisfacenti.
Da tenere sotto occhio resta il Bitcoin (BTC/USD) e il suo movimento di pressione rialzista sul livello a quota 12.000 e la salita di Ethereum (ETH/USD) che con in ritracciamento in area 450$ è arrivato a toccare il minimo della banda di oscillazione a quota 375$.
Tra le valute, nei cambi contro euro, interessante il movimento di EUR/NOK con il rimbalzo in area 10,50 e di EUR/NZD con l’indecisione sulla rottura della resistenza a 1,8240. Tra i cambi contro dollaro invece sotto la lente il cambio USD/CAD con la rottura a ribasso del supporto statico a quota 1,3316, l’appoggio sul livello di 1,3154 e il possibile target a 1,3.
Da controllare infine il Cable (GBP/USD) che si trova in una fase di compressione tra un minimo di 1,30 ed un massimo di 1,32.
Protagonisti del mercato restano sempre l’oro, con le prese di beneficio e la pausa di riflessione in area 1.940$, l’argento con una Long Tail Bar in zona 6,15$ ed entra tra gli asset sotto i riflettori il natural gas con il rally iniziato a fine luglio che ha fatto registrare una performance del +46,85% circa e il prezzo poco sopra il livello di resistenza a quota 2,40.
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