Quali sono le lauree che fanno guadagnare di più? Una domanda quanto mai opportuna, soprattutto con l’approssimarsi dell’inizio dell’anno accademico. Tra le facoltà in ascesa troviamo quelle in informatica ma anche – forse un po’ a sorpresa – quelle in comunicazione: ecco le statistiche elaborate dalla rivista statunitense Forbes.
Quali siano le lauree che consentono di guadagnare di più è un dubbio che affolla le menti degli studenti da sempre, con particolare riferimento alle matricole prossime a inaugurare questo nuovo anno accademico. In un contesto dove la disoccupazione giovanile è a dir poco dilagante, la rivista statunitense di economia Forbes ha pensato bene di fornire alcuni dati interessanti: certo, tarati sullo scenario occupazionale americano, ma che possono comunque servire a capire quali sono i settori in ascesa sul mercato del lavoro internazionale.
Stipendi dei neolaureati in crescita: boom di informatica e comunicazione
Secondo uno studio elaborato dalla National Association of Colleges and Employers, gli stipendi dei neolaureati impiegati nel loro settore di pertinenza sono cresciuti del 7,5 per cento rispetto all’anno scorso. Una rilevazione imponente, che ha riguardato oltre 400 mila imprese, dalla quale è emerso che le facoltà soggette all’incremento stipendiale più significativo sono quelle di informatica e di comunicazione. Nello specifico, la prima retribuzione di un laureato in informatica ammonta a 62 mila dollari l’anno, con un aumento del 5,3 per cento; invece, un laureato in comunicazione dovrà accontentarsi di circa 48 mila dollari, registrando però uno tra gli aumenti più significativi in assoluto: oltre il 10 per cento. In quest’ultimo settore in particolare, è interessante notare come gli stipendi più alti (52.300 dollari, con un incremento del 17,5 per cento rispetto al 2013) siano destinati a chi ha studiato specificatamente comunicazione, e non una delle discipline ad essa correlate.
Crescono anche matematica, ingegneria e giurisprudenza
Non se la cavano male neanche i laureati in matematica, che portano a casa un piccolo ma significativo +3,7 per cento; gli ingegneri, invece, devono accontentarsi di un modesto +1,3 per cento. Altalenante l’andamento delle retribuzioni di chi ha portato a casa un titolo accademico legato alle scienze umane: giurisprudenza (a indirizzo penale) gode di un’ottima crescita dell’11,5 per cento, mentre perdono colpi i laureati in storia (-6,4 per cento) e quelli in scienze dell’educazione (-0,2 per cento).
Complessivamente, la laurea negli Stati Uniti continua a essere una scelta vincente: secondo quanto riportato da Forbes, infatti, dopo 6 mesi dal conseguimento del titolo ben il 61,5 per cento dei laureati aveva trovato un lavoro a tempo pieno.
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