Riepilogo delle performance di novembre per le 40 azioni di Borsa quotate sul principale listino milanese, il Ftse Mb
Archiviato novembre è tempo di fare il bilancio del mese borsistico concluso, un mese che non ha mancato di stupire gli investitori, nel bene e nel male. Se l’affermazione è vera in generale, la conclusione è stata tuttavia più calzante per il settore bancario.
È stato quest’ultimo che nei 30 giorni precedenti ha rubato più di tutti la scena tra gli addetti ai lavori e non. Il riferimento è all’offerta pubblica di scambio (OPS) mossa da Unicredit verso il Banco BPM, per ora respinta ma che, c’è da scommetterci, terrà banco (e non è un gioco di parole!) anche nelle prossime settimane.
Vediamo allora com’andata a finire, anticipando solo che a Milano tra le migliori e peggiori azioni di Borsa di novembre ci sono molti titoli bancari.
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Performance rimaste quasi invariate in un mese di Borsa
Partiamo dalle aziende che, a distanza di un mese, si ritrovano con i corsi di Borsa sostanzialmente invariati rispetto al 31 ottobre. Al riguardo individuiamo un primo gruppo di azioni, 10 per l’esattezza, che si sono mosse entro il range dal +2% al –2%, estremi esclusi.
Tra quelli con il segno meno ci sono Iveco (–1,07%), Recordati (–1,06%), Stellantis (–0,48%), Hera (–0,26%), Snam Rete Gas (–0,14%) e Unipol (–0,09%).
I restanti 4 titoli si ritrovano con il segno verde, ma si tratta di variazioni di modesta entità. Nello specifico si tratta di Terna (+0,55%), ERG (+0,68%), Italgas (+0,89%) e A2A (+1,76%), quasi tutti legati in qualche modo al settore energia.
I titoli in perdita a Piazza Affari nel mese di novembre
Consideriamo adesso i titoli che hanno chiuso il mese con il segno meno ma con una certa consistenza. Il gruppo è composto da aziende eterogenee tanto per dinamiche societarie interne che per settore di appartenenza. Pertanto le ragioni dietro ai cali dei singoli titoli sono il frutto di più variabili messe assieme a seconda dei casi.
Infine non vanno dimenticate le dinamiche proprie dei mercati, che nel breve periodo possono avere la forza di incidere sulle performance di un titolo di Borsa. Questa forza si attutisce tanto sul medio-lungo termine, dove a prevalere sono invece i fondamentali societari più che gli scontri tori-orsi. Ecco perché si è soliti raccomandare ai risparmiatori di approcciare ai mercati borsistici con la massima diversificazione possibile e guardando sempre al lungo termine. I brevi o brevissimi timeframe, infatti, sono l’habitat di lavoro e di operatività dei trader esperti, non del piccolo risparmiatore.
Entriamo ora nello specifico dei titoli con la perfomance negativa sulla distanza a un mese (novembre su ottobre). Le azioni in perdita tra il 2% incluso e il 5% escluso sono state Enel (–2,30%), Telecom (–2,32%), STMicroelectronics (–3,00%), Nexi (–3,41%), Prysmian (–3,70%), Banca Mediolanum (–3,95%) ed Eni (–4,32%). Ancora più marcato è risultato il calo di Inwit (–5,80%), Ferrari (–6,39%), Amplifon (–6,50%), Intesa Sanpaolo (–7,87%) e Campari (–8,09%).
Arriviamo così al podio, in negativo, di chi ha lasciato più valore sul parterre:
- Mediobanca: –9,00%, che ha chiuso novembre a 13,805 € mentre aveva archiviato ottobre a 15,17 €;
- Monclear: –9,01% (46,35 € ultimo prezzo di venerdì 29/11/’24 e 50,94 € ultimo prezzo di giovedì 31/10/’24)
- Unicredit: –10,52%. La banca guidata da Andrea Orcel ha chiuso la candela di ottobre a 40,68 €, mentre l’ultimo prezzo di venerdì 29 novembre è stato a 36,385 €. Nel dettaglio, il titolo ha formato il massimo del mese a 44,185 € il 6 novembre e il minimo a 35,45 € il 27.
A Milano tra le migliori e peggiori azioni di Borsa di novembre ci sono molti titoli bancari. Ecco le performance del mese
Arriviamo così ai titoli che hanno chiuso il mese scorso con il segno più davanti, oltre ai 4 già visti prima (Terna, ERG, Italgas e A2A).
Tra le azioni salite tra il 2 e il 3% abbiamo Pirelli (2,15%), Poste Italiane (2,67%), Banca BPER (3,18%), Brunello Cucinelli (3,25%) e Fineco Bank (3,44%). Un rialzo compreso tra il 4 e l’8%, invece, lo hanno portato a casa le azioni di Banca Pop. di Sondrio (4,88%), Azimut (4,96%), Diasorin (5,80%), Assicurazioni Generali (5,99%) e Interpump Group (7,88%).
Siamo giunti così al vertice dei maggiori rialzi di novembre, mese che nello specifico ha premiato:
- Saipem: 11,77%;
- Leonardo: 15,93%;
- Banco BPM: 16,27%;
- Tenaris: 19,91%;
- Banca MPS: +23,61%. La banca senese ha vissuto un novembre magico in Borsa, specie da metà mese in poi, quando si è sganciato da area 5 € guadagnando all’incirca 1 € di quotazione. Il titolo è passato infatti dai 5,032 euro di giovedì 31/10/’24 ai 6,220 euro dello scorso venerdì 29.
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