Dal flash mob spontaneo alla costituzione dell’associazione Sardine E.T.S per strutturare il movimento e gestire le donazioni ricevute
Non diventeranno un partito ma inizieranno a strutturarsi e a diventare un vero e proprio movimento. È questo il percorso che hanno deciso di intraprendere le sardine, il gruppo di protesta nato dal flash mob del 14 novembre scorso contro Matteo Salvini e divenuto nel giro di pochissime settimane un punto di riferimento per parte dell’opinione pubblica e mediatica.
Dopo aver organizzato centinaia di mobilitazioni in piazza, con l’aiuto dei comitati civili sorti spontaneamente in ogni città d’Italia, i quattro fondatori delle «Sardine» (Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni, e Andrea Garreffa, ndr) hanno deciso di fare le cose in grande e di strutturarsi come movimento vero e proprio costituendo l’associazione «Sardine E.T.S.».
Dalla registrazione del marchio all’associazione
Così, dopo aver registrato il marchio «Sardine» con tanto di logo nei giorni immediatamente successivi al primo grande flash mob di Bologna e dopo aver lanciato una raccolta fondi pubblica per l’organizzazione del grande evento in piazza previsto per fine gennaio e connesso alla campagna elettorale per le elezioni regionali in Emilia-Romagna - dove si scontreranno la candidata leghista Lucia Borgonzoni e il presidente uscente Stefano Bonaccini - , le Sardine hanno deciso di «diventare grandi» e di strutturare un vero e proprio movimento nazionale. Non sembrano avere alcuna intenzione di diventare un partito o di candidarsi a competizioni elettorali, ma la costituzione della nuova associazione nasce dalla necessità di gestire in maniera adeguata gli oltre 50.000 euro di donazioni ricevute in poco meno di una settimana grazie al crowdfunding organizzato sulla piattaforma Ginger.
L’evento del 19 gennaio a Bologna
Le donazioni sono state espressamente richieste dai fondatori delle Sardine per far fronte all’organizzazione in grande stile dell’evento di Bologna del prossimo 19 gennaio che prevede, stando alle prime indiscrezioni, un grande palco in piazza VIII agosto e l’intervento di numerosi cantanti e ospiti. L’evento, che andrà in scena a poco più di due mesi dalla nascita della prima mobilitazione, sarà l’ultimo capitolo di una sorta di protesta anti-sovranista contro la Lega di Matteo Salvini impegnata nella conquista elettorale della storica Regione rossa.
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