La paura degli Usa: la criptovaluta di Facebook potrebbe essere utilizzata per finanziare attività illecite
Libra, la criptovaluta di Facebook, potrebbe essere utilizzata per finanziare attività illecite. È questa una delle maggiori preoccupazioni del segretario al Tesoro Steven Mnuchin, che parla di una “questione di sicurezza nazionale”.
Secondo il segretario al Tesoro la valuta digitale:
“potrebbe essere utilizzata in modo scorretto da chi ricicla denaro o da chi finanzia i terroristi”.
Libra di Facebook e sicurezza nazionale, le preoccupazioni dell’Amministrazione Trump
Criptovalute come bitcoin sono state utilizzate, negli anni, per sostenere attività illecite come il crimine informatico, l’evasione fiscale, l’estorsione, il ransomware, le droghe illecite e il traffico di esseri umani. Steven Mnuchin esprime preoccupazione sul lancio di Libra, la criptovaluta targata Facebook.
Le dichiarazioni del segretario del Tesoro statunitense arrivano a poche ore di distanza dai cinguettii del presidente Donald Trump, che in un tweet ha dichiarato di non essere “un fan” delle monete virtuali.
A difendere Libra è David Marcus, manager del social network. Libra
“vuole prevenire il riciclaggio di denaro. Non interferirà con la politica monetaria e non competerà con le altre valute nazionali; è uno strumento di pagamento, non un investimento,”
commenta, ricordando che la valuta non sarà lanciata fino a quando i timori delle autorità di regolamentazione non saranno completamente risolti.
A esprimere serie preoccupazioni per il riciclaggio di denaro e la protezione dei consumatori è stato anche il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell che ha istituito un team di lavoro all’interno della banca centrale.
Intanto, i democratici starebbero valutando un provvedimento per vietare non solo l’emissioni di valute digitali da parte dei giganti della tecnologia statunitense, ma anche l’offerta di prodotti finanziari e bancari.
La criptovaluta di Facebook dovrebbe partire nel 2020 e sarà gestita da Libra, associazione senza scopo di lucro. Il patrimonio digitale non sarà controllato da Facebook, ma da partner quali Uber, Mastercard, PayPal, Spotify, Visa. Facebook trarrebbe profitto attraverso Calibra, nata per archiviare e scambiare la moneta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA