LinkedIn ha accettato di sborsare 13 miliardi di dollari per l’invio di e-mail indesiderate a nome degli utenti. Fino a 1.500$ di rimborso ciascuno in arrivo.
Inviare troppe e-mail può essere molto costoso: LinkedIn (LNKD) ha accettato di sborsare 13 milioni di dollari per concludere una causa legale portata avanti da alcuni membri del social network che lamentavano l’invio da parte di LinkedIn di email indesiderate a loro nome.
Come parte dell’accordo, LinkedIn ha accettato di chiarire esplicitamente che possono essere inviate due e-mail di sollecito al membro LinkedIn a cui si è inviata una richiesta di collegamento.
Gli avvocati che rappresentano i membri di LinkedIn potrebbero ottenere fino a $ 3,3 milioni di dollari dal risarcimento.
Gli stessi clienti potranno ricevere fino a $ 1.500 ciascuno - l’importo sarà calcolato in base al numero di utenti di LinkedIn che hanno inoltrato il reclamo.
L’accordo riguarda i membri di LinkedIn che hanno utilizzato la funzionalità di LinkedIn «Aggiungi ai collegamenti» tra il 17 settembre 2011 e il 31 Ottobre 2014.
Se i reclami approvati saranno tanti da far scendere il rimborso a meno di 10 dollari ciascuno, LinkedIn metterà a disposizione altri $ 750.000.
La causa è stata intentata contro l’azienda nel 2013.
I membri di LinkedIn che hanno utilizzato la funzione «Aggiungi ai collegamenti» hanno lamentato il fatto i contatti a cui si era chiesto di connettersi avevano ricevuto più di una e-mail di promemoria.
Nonostante i membri fossero a conoscenza dell’invio di una e-mail iniziale per invitare il contatto alla connessione, si sono detti non consapevoli del fatto che sarebbero stati inviati anche più di due promemoria.
Gli utenti di LinkedIn interessati al rimborso hanno tempo fino al 14 dicembre per inviare il modulo di richiesta per essere inclusi nella transazione.
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