La lira turca sta per crollare (di nuovo)?

C. G.

17 Aprile 2019 - 10:42

La lira turca potrebbe crollare ancora: le previsioni degli esperti irrompono mentre l’economia vacilla sull’orlo del baratro

La lira turca sta per crollare (di nuovo)?

La lira turca ancora sotto i riflettori internazionali.

La valuta è crollata sui minimi di sei mesi contro il dollaro USA nel momento in cui il partito del Presidente Recep Erdogan ha chiesto nuove elezioni per la città di Istanbul.

Il tonfo della lira turca ha esacerbato una situazione già complicata: l’economia di Ankara sta vacillando e le previsioni degli esperti sul futuro del Paese sono tutto fuorché rosee. Secondo Moody’s, nell’anno da poco iniziato il PIL turco si contrarrà di un altro 2%.

Lira turca verso il tracollo?

Nonostante nelle ultime ore la valuta abbia tentato di recuperare terreno, le previsioni del mercato sulla lira turca sono risultate piuttosto negative. Le stime hanno trovato ragion d’essere nella citata richiesta di nuove elezioni che ha gettato nuovamente il Paese nel caos.

“Se il voto verrà ripetuto ai mercati non piaceranno questi mesi di incertezza,”

ha affermato Timothy Ash, senior emerging markets strategist di Bluebay Asset Management. E questo perché a prescindere dall’esito della consultazione, ripetere le elezioni farebbe perdere ancor più credibilità al processo democratico.

Ad oggi, gli sforzi compiuti dalla banca centrale per risollevare le sorti della lira turca non hanno avuto l’effetto sperato e la popolazione sta progressivamente voltando le spalle alla valuta nazionale in favore di dollari ed euro.

L’attuale situazione in Turchia

Lo scorso anno, l’economia è finita in recessione e la lira ha bruciato più del 36% del suo valore contro il dollaro statunitense. Una situazione sulla quale hanno pesato anche le discussioni sull’indipendenza della banca centrale, la corsa dell’inflazione e un deficit sempre più esteso. Le imprese hanno faticato a causa del crescente debito estero e Washington ha minacciato nuove sanzioni.

Per non parlare della disoccupazione, che a gennaio si è riportata al 14,7%, sui massimi degli ultimi 10 anni. Il rallentamento economico non farà che ritoccare al rialzo la misura.

L’ipotesi di nuove elezioni sta spaventando i mercati, come confermato da Shamaila Khan, director of emerging market debt strategies di AllianceBernstein. “È una fonte di pressione sulla valuta”.

Secondo una recente analisi di FX Street, a causa delle tensioni geopolitiche la lira turca continuerà a scambiare sotto pressione nel medio termine. Quota 6.2000 non sarà così improbabile.

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