Chiusasi l’Opa con il superamento della soglia del 95%, per Luxottica è arrivato il momento del delisting. Intanto si scaldano i motori in vista della definizione del nuovo assetto del gruppo italo-francese.
L’Opa su Luxottica si è chiusa con adesioni al 97,542%. Lo ha annunciato la società in una nota.
L’operazione, funzionale alla nascita del colosso italo francese EssilorLuxottica, si è conclusa venerdì e prevede 0,4613 azioni EssilorLuxottica per ogni azione Luxottica oppure 51,644 euro per azione.
Sul listino di Piazza Affari le azioni Luxottica segnano un rialzo dello 0,89% a 52,16 euro. In rosso del 4% negli ultimi tre mesi, le azioni Luxottica segnano un +3,3% rispetto a un anno fa.
Al via il delisting da Piazza Affari
Poiché, la partecipazione complessivamente detenuta risulta superiore al 95%, sussistono i presupposti di legge per l’esercizio del diritto di acquisto e l’adempimento dell’obbligo di acquisto.
La procedura congiunta avrà a oggetto la totalità delle azioni ordinarie Luxottica non possedute.
Al termine della procedura congiunta avrà efficacia il delisting delle azioni dell’emittente dal MTA, come disposto da Borsa Italiana. Il gruppo combinato rimarrà quotato unicamente a Parigi come EssilorLuxottica.
Milleri Ceo del nuovo gruppo?
A questo punto la partita si sposta sul piano “politico”. Leonardo del Vecchio ha già fatto sapere che la componente italiana intende avere un’adeguata rappresentatività.
Non a caso, Del Vecchio, per il ruolo di amministratore delegato del nuovo gruppo, ha già candidato l’attuale Ceo di Luxottica, Francesco Milleri.
La mossa, che ha colto di sorpresa i francesi, sarà vagliata dal comitato nomine (che ha già previsto di affidarsi dai gruppi internazionali di head hunter).
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