Elezioni 2018: Movimento 5 Stelle e la Lega rivendicano la vittoria. Governare da soli è impossibile per entrambi, cresce l’ipotesi di un Governo populista?
Il risultato delle elezioni 2018 non è ancora definitivo ma gli scenari appaiono ormai definiti: Centrodestra prima coalizione - con la Lega che ha ottenuto le maggiori preferenze - e Movimento 5 Stelle prima forza politica.
Entrambe, però, non hanno i numeri per governare ecco perché bisognerà trovare la migliore soluzione per far sì che il prossimo Governo ottenga la fiducia del Parlamento. Difficilmente il Centrodestra riuscirà ad ottenere l’appoggio delle altre forze politiche presenti in Parlamento ecco perché l’incarico di formare un nuovo Governo potrebbe essere dato a Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle.
Sarà questo poi a decidere se aprire a sinistra stringendo un accordo con Partito Democratico e LEU, oppure se accordarsi con le forze populiste del Centrodestra: Lega e Fratelli d’Italia.
Probabilmente il leader del Movimento 5 Stelle avrà già un piano preciso che scopriremo solamente nei prossimi giorni; quello che ad oggi gli elettori si chiedono è se sia possibile veramente un Governo del Movimento 5 Stelle sostenuto da Lega e Fratelli d’Italia.
Un’ipotesi che qualche giorno fa era stata rilanciata da Steve Bannon - leader della destra radicale USA ed ex consigliere di Donald Trump - che nel corso della sua visita in Italia ha dichiarato di “sognare un’alleanza tra Lega e Movimento 5 Stelle”. Per Bannon, infatti, il populismo non ha un’accezione negativa, anzi, e per questo sarebbe lo scenario migliore per il futuro dell’Italia.
Secondo Bannon, infatti, pur avendo due programmi politici differenti (qui quello del M5S, qui quello della Lega) hanno dei punti in comune in merito all’immigrazione, all’Europa e all’economia. Ecco perché per Bannon il Movimento 5 Stelle non dovrebbe avere alcun dubbio sul da farsi, stringendo un accordo politico per un Governo populista sostenuto dalla maggioranza del Parlamento.
È pur vero perché che in questi mesi sia dal Movimento 5 Stelle che dalla Lega è arrivata la smentita in merito alla possibilità di governare insieme. Quello però era il “pre-campagna elettorale” adesso che lo scenario preannunciato si è concretizzato - con il M5S che dovrà trovare assolutamente una “spalla” per governare - le cose potrebbero cambiare radicalmente.
Ma la domanda che ci poniamo è se Movimento 5 Stelle e Lega - con il supporto di Fratelli D’Italia - possano veramente governare insieme e se ci sono dei punti in comune nei loro programmi elettorali. Proviamo a scoprirlo facendo un confronto tra quelle che sono le idee dei pentastellati e dei leghisti.
Programmi elettorali M5S e Lega: punti in comune
Sia il Movimento 5 Stelle che la Lega hanno fatto una campagna elettorale particolarmente “distruttiva” nei confronti di quelle che sono state le ultime politiche governative.
Entrambi, ad esempio, sono concordi nel rivedere totalmente la Legge 107/2015 della Buona Scuola - attuata da Matteo Renzi - e nel cancellare, seppur progressivamente, la riforma delle pensioni applicata con la Legge Fornero.
Anche per quanto riguarda le Forze dell’Ordine i programmi di Centrodestra e Movimento 5 Stelle sono abbastanza simili; entrambi, infatti, concordano nel fatto che bisogna incentivare i controlli nelle strade, con Di Maio che ha promesso l’assunzione di 10mila Forze dell’Ordine, mentre dalla Lega è nata l’idea dell’introduzione del poliziotto di quartiere. Difficile invece che ci sia una visione d’intenti su una nuova legge per la legittima difesa.
Ci sono delle analogie anche per quanto riguarda l’immigrazione, anche se naturalmente la visione del M5S non è così radicale come quella della Lega. Infatti, mentre la Lega vuole il rimpatrio e il blocco degli sbarchi, il Movimento 5 Stelle vorrebbe incentivare i controlli per la verifica dei controlli sui migranti, così da ammettere solamente quelli regolari. Inoltre, sembra ormai lontana l’ipotesi dell’approvazione della legge sullo Ius soli, dal momento che sia il M5S che la Lega hanno votato contro alla possibilità di concedere la cittadinanza italiana ai figli di immigrati che crescono nel nostro Paese.
Un Governo M5S-Lega, inoltre, potrebbe essere particolarmente ostile nei confronti delle politiche comunitarie dal momento che entrambi in passato hanno speso parole molto dure nei confronti dell’Unione Europea. C’è da dire però che sia il M5S che la Lega hanno rivisto le loro posizioni sull’uscita dell’Italia dall’Euro; secondo Di Maio, infatti, questo “non è il momento per abbandonare la moneta unica”.
Se da un lato un Governo 5 Stelle non è ben visto dall’Unione Europea, dall’altra potrebbe avere l’appoggio della Russia di Putin, con il quale sia la Lega (che nel marzo del 2017 ha sottoscritto un’intesa ufficiale per la cooperazione delle politiche estere dei due partiti) che il Movimento 5 Stelle hanno dei rapporti privilegiati.
Saranno sufficienti questi elementi per far sì che M5S e Lega possano dar vita ad un Governo? Lo scopriremo nei prossimi giorni, quando ne sapremo di più su cosa intende fare il Movimento 5 Stelle.
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