Secondo il Movimento 5 Stelle non ci sono fondi nella Legge di Bilancio 2017 per finanziare la nascita del sistema integrato 0-6. Ma la Fedeli ribadisce che la riforma dell’infanzia si farà.
Il Movimento 5 Stelle si schiera nuovamente contro il MIUR puntando il dito contro la riforma della scuola d’infanzia che dovrebbe portare alla nascita del sistema integrato 0-6.
Secondo i parlamentari del Movimento 5 Stelle che siedono in Commissione Cultura di Camera e Senato, la situazione dei docenti della scuola d’infanzia va completamente rivista. Infatti, questa categoria di insegnanti è l’unica a non aver beneficiato delle assunzioni della Buona Scuola.
Per questo motivo il M5S ha ribadito l’urgenza di sviluppare un piano assunzioni di cui potranno beneficiare gli insegnanti dell’infanzia anche attraverso l’estensione del potenziamento dell’organico previsto dalla Legge di Bilancio. Tuttavia, per il Movimento 5 Stelle non ci saranno novità positive per gli insegnanti della scuola d’infanzia neppure adesso che Stefania Giannini è stata sostituita dall’ex-vicepresidente del Senato Valeria Fedeli.
Infatti, nonostante “gli insegnanti della scuola d’infanzia siano stati illusi da troppo tempo, la musica non è destinata a cambiare”. Anzi, per il M5S la situazione potrebbe persino peggiorare dal momento che non è detto che la riforma dell’infanzia tanto attesa dai docenti ci sarà veramente. O meglio, ci sarà ma potrebbe portare meno novità di quelle preannunciate nei mesi scorsi.
Movimento 5 Stelle: non ci sono fondi per la riforma della scuola d’infanzia
Secondo i parlamentari M5S delle Commissioni Cultura di Camera e Senato la situazione precaria in cui si trovano molti insegnanti della scuola d’infanzia non cambierà con la riforma. Infatti, riguardo alla nascita del sistema integrato e al piano assunzioni previsto dopo la riforma, gli insegnanti sono stati illusi dal Governo, o almeno questo è quanto dice il Movimento 5 Stelle.
Per i parlamentari 5 stelle, nella Legge di Bilancio per il 2017 non sono stati stanziati fondi da destinare né alle assunzioni dei precari né tantomeno all’approvazione della delega per la creazione del sistema integrato 0-6.
“Il problema sono sempre le scarse risorse a disposizione ed è su questo che ancora una volta le maestre e i maestri dell’infanzia sono stati illusi”, dichiarano i 5 Stelle.
Tuttavia, secondo quanto rivelato dai sindacati che ieri hanno incontrato il nuovo Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, la situazione relativa agli insegnanti d’infanzia non è quella annunciata dal Movimento 5 Stelle, vediamo perché.
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Scuola, i sindacati incontrano la Fedeli: sì alla delega 0-6
Quello che si è tenuto nella giornata di ieri, lunedì 19 dicembre, è stato un incontro prettamente conoscitivo poiché il neo Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, non ha dato indicazioni precise sui piani del Miur per i prossimi mesi.
Dal primo incontro però i sindacati sono riusciti comunque ad individuare dei punti su cui la Fedeli si concentrerà nei prossimi mesi. Ad esempio, tra i temi di discussione ci sono stati il contratto sulla mobilità del personale docente e ATA per l’a.s. 2016/2017, l’emanazione dell’atto di indirizzo per il rinnovo dei contratti e soprattutto l’attuazione delle deleghe governative previste dalla Buona Scuola.
Riguardo a quest’ultimo aspetto il Ministro ha parlato di tempi “più lunghi” per la loro approvazione rispetto a quanto preventivato dall’amministrazione Giannini, ad eccezione della riforma 0-6 che invece potrebbe essere votata già a gennaio.
Quindi, mentre per le altre deleghe, come quella per il reclutamento insegnanti, bisognerà avere ancora un po’ di pazienza, quella per la riforma dell’infanzia che porterà alla nascita del sistema integrato 0-6 è in dirittura d’arrivo.
Tra qualche settimana quindi scopriremo se l’allarme lanciato dal Movimento 5 Stelle ha un fondo di verità, oppure se questa volta il Miur riuscirà ad andare incontro alle necessità degli insegnanti della scuola d’infanzia.
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