In questo periodo si fa un gran parlare della MMT. L’economista Randall Wray ne ha parlato qualche mese fa attraverso degli articoli pubblicati sul blog di Susan Webber, Naked Capitalism. Riportiamo qui di seguito alcune delle sue osservazioni a riguardo.
La MMT ha tre livelli o aspetti: la descrizione, la teoria e la politica.
Livello descrittivo
Per quanto riguarda la descrizione ci sono in realtà due livelli. In primo luogo si descrive un caso «puro» o «ipotetico» che si applica a qualsiasi emittente di moneta.
Cominciamo con l’imposizione dell’imposta denominata nell’unità di conto dello stato. Lo stato spende nella valuta in uso nel suo territorio dotando di risorse il settore pubblico. Le aziende e di riflesso le singole persone vengono pagate nella valuta naizonale e possono così pagare le proprie imposte.
A questo possiamo aggiungere la «creazione di denaro» da parte del settore privato come attività volta a ottenere l’effetto leva. Possiamo discutere sull’impostazione del tasso d’interesse o sullo lo scopo della vendita dei titoli di Stato, ma dobbiamo prendere atto del fatto che nessuno può pagare le imposte fino a quando il governo non spende nella valuta nazionale mettendola in circolo. E così via.
Poi descriviamo la pratica. Qui bisogna parlare dei casi specifici. Qui è dove introduciamo un Tesoro e una Banca Centrale perché la maggior parte dei governi divide le responsabilità tra i due. Bisogna anche discutere di vincoli auto-imposti (il Tesoro segna le sua passività sul proprio conto alla Banca Centrale, che non è autorizzata ad acquistare buoni del Tesoro. E così via). In altre parole, discutiamo «come il governo spende VERAMENTE», scendendo in tutti i dettagli operativi.
Livello teorico
Poi si passa alla teoria. In realtà non esiste descrizione senza teoria.
Mi rendo conto che molte persone, compresi gli economisti, pensano di poter descrivere il «mondo reale» senza la teoria o senza dei giudizi di valore. Il caro «Zio Milton» così come chiamato dai suoi seguaci (parliamo di Milton Friedman, padre del monetarismo) era famoso per sostenere questa visione, quella dell’economia «normativa» contro quella «positiva». Questa era al massimo una visione ingenua, o più probabilmente, un inganno intenzionale per nascondere i suoi programmi. Non si può fare. Non si può osservare la «realtà». Per dare un senso alle osservazioni bisogna avere una teoria. Non si può usare una parola come «denaro» senza avere una teoria del denaro. La teoria che la maggior parte delle persone sostengono è, secondo la MMT, completamente innapropriata per il tipo di economia nella quale viviamo.
Questo è l’argomento dell’ultimo capitolo del libro, Modern Money Theory: A Primer on Macroeconomics for Sovereign Monetary Systems, pubblicato ad Agosto. Tuttavia, se andate a rileggere il blog dell’1 Gennaio, «What is Modern Monetary Theory», vedrete che ho definito la MMT come un’integrazione di diversi approcci alla teoria monetaria, tra cui il Cartalismo, l’ Endogeneità della moneta, la Teoria Monetaria della Produzione, la Finanza Funzionale, l’Approccio dei Bilanci Settoriali e la Teoria del Circuito. Personalmente, aggiungerei anche la teoria dell’Instabilità Finanziaria di Minsky e probabilmente altre ancora.
Ora tutti i sostenitori della MMT devono integrare ognuno di questi approcci nel proprio approccio alla MMT? No, sarebbe chiedere troppo. Se mi piace il mio approccio più degli approcci degli altri? Sì. Certamente, devo convincere gli altri che il mio è il migliore. Almeno fino a quando non cambio idea.
Livello politico
Il terzo aspetto riguarda le implicazioni politiche. Fino ad ora mi sono concentrato esclusivamente sulla Politica del Lavoro Garantito come soluzione al problema della disoccupazione. Ma questa è solo una parte della storia.
Dall’inizio, abbiamo sostenuto che la Politica del Lavoro Garantito sia necessaria per «ancorare» i prezzi. Questa Politica è un programma bufferstock e come tutti i programmi bufferstock può essere usare per stabilizzare i prezzi. Inoltre aiuta a risolvere il problema di Minsky, l’instabilità, contribuendo a stabilizzare (in realtà riducendo l’instabilità, ma la stabilità è destabilizzante!) salari, consumi, occupazione e domanda aggregata.
L’inflazione sarà il tema della prossima puntata, ma molto brevemente si può utilizzare la Politica del Lavoro Garantito come un migliore bufferstock per la stabilizzazione dei salari e dei prezzi rispetto all’«esercito di riserva dei disoccupati».
Vedetela in questo modo: la grande paura dei nostri goldbug e di altri che mettono in guardia sul pericolo della moneta «legale» (o moneta fiat) è che questa non abbia un valido appiglio per mantenere un certo interesse. Dal momento che è «legale» il governo può stamparne quantità illimitate, darla gratis e portare il suo valore a zero.
I goldbug non sono completamente pazzi. Il denaro ha bisogno di sostegno, e un infinito regresso, sostenere che noi accettiamo il denaro e crediamo nel suo valore perché pensiamo che gli altri pensano che sia importante, non è accettabile. Nella visione della MMT, le imposte creano una domanda per la valuta, ma il valore della valuta è determinato da ciò che tu devi fare per ottenerla.
Teoria del valore-lavoro
C’è una lunga tradizione in economia che adotta un approccio alla «teoria del valore-lavoro». Come sostenevano sia Marx che Keynes, si può adottare il concetto che il valore delle merci sia determinato dal lavoro. Più nello specifico, usiamo le ore di lavoro come una delle nostre unità di misura per valutare il valore di tutte le cose prodotte dal lavoro. L’altra unità di misura è il denaro: l’unità di conto dello stato.
Ora non voglio entrare in un dibattito sulla teoria del valore-lavoro. Il mio concetto è molto più semplice e intuitivo: se devo lavorare un’ora per ottenere qualcosa del valore di un’unità della moneta di conto, avrà più valore rispetto al caso in cui ottenessi due unità monetarie per ogni ora di lavoro. Se i soldi crescessero sugli alberi, allora varrebbe la pena andare a raccoglierli. Non molto, in altre parole. Chiaramente, è richiesto poco sforzo per produrre il denaro moderno, quindi il timore dei gold bug è che il suo valore scenderà a quasi zero mentre aumentiamo il numero di battute.
Ma cosa succederebbe se il governo rilasciasse soltanto 1 dollaro in cambio di un’ora di duro lavoro? Il numero di dollari emessi fa molta differenza nella sua valutazione?
All’Università del Missouri-Kansas City abbiamo fatto proprio un simile esperimento, imponendo una tassa «Buckaroo» ai nostri studenti per gli ultimi dodici anni e pagandoli 1 Buckaroo per ogni ora di lavoro presso fornitori di servizi della comunità locale. Loro pagano la tassa usando i Buckaroo che guadagnano. Abbiamo eseguito deficit di bilancio ogni anno da quando è iniziato il programma, soddisfacendo il desiderio di risparmio netto degli studenti. I nostri studenti hanno una piena occupazione, decidono loro quanto lavorare e noi assicuriamo che ci sia sempre un lavoro disponibile. I principi della MMT sono stati verificati dal programma. E invece per quanto riguarda l’inflazione? Zero, zip, nada. Lo stipendio è ancora di 1 Buckaroo per 1 ora di lavoro dello studente.
Abbiamo lasciato che il tasso di cambio fluttuasse per assicurarci una completa indipendenza politica. Tutti quei deficit di budget hanno ridotto il tasso di cambio del Buckaroo contro il dollaro? No, il Buckaroo si è apprezzato più del Franco Svizzero! Secondo Warren Mostler, il Buckaroo è stato il migliore investimento del mondo degli ultimi dodici anni (anche se non l’ho verificato).
Oh, va bene si tratta di un esperimento di un piccola realtà nel mondo, quindi i risultati potrebbero non essere applicati alle valute del mondo reale, ma almeno getta un po’ di luce sul valore del bufferstock per dare valore ad una moneta. Lega la tua valuta al lavoro e stabilizza i salari in quella valuta. Ciò offrirà una piena occupazione con un livello maggiore di stabilità dei prezzi.
E ritorniamo all’argomento che lega la Politica del Lavoro Garantito alla MMT: la stabilità dei prezzi. Ecco perché i sostenitori della MMT credono che la Politica del Lavoro Garantito sia una componente necessaria della MMT: se ti interessa l’inflazione, vuoi un ancoraggio di prezzo. Per quanto ne so, nessuno ha messo a punto un ancoraggio di prezzo migliore di un’unità di salario relativamente stabile. La Politica del Lavoro Garantito permette questo.
Gli psicopatici di Wall Street
Ci sono molte persone che accettano la MMT come una descrizione di chi adotta le raccomandazioni politiche dei nostri psicopatici di successo: usare la disoccupazione e la minaccia della povertà come motivazione per «cavarsela con le proprie gambe». Un articolo del New York Times ha spiegato la questione in questo modo:
Uno studio recente ha scoperto che il 10% delle persone che lavorano a Wall Street sono «psicopatici clinici» che presentano una mancanza d’interesse ed empatia per gli altri e una capacità senza precedenti per la menzogna e la manipolazione. Un altro studio ha concluso che i ricchi sono più propensi a mentire, ingannare e violare la legge. Lo scandalo corruzione di Walmart, lo scandalo di hacking della News Corp., basta aprire la pagina di economia di una giornata qualunque. Non si tratta di anomalie, è come funziona il sistema.
Mentre «creatori di posti di lavoro» può essere un nuovo termine, l’adulazione che esprime, e il disprezzo che chiaramente segnala, non lo sono. Kurt Vonnegut scrisse in «Slaughterhouse-Five»: «I poveri Americani sono spinti ad odiare se stessi; si deridono e glorificano i loro superiori. La bugia più distruttiva è che sia molto facile per qualsiasi Americano fare soldi. La menzogna va avanti. I poveri sono pigri, stupidi e cattivi. I ricchi sono brillanti, coraggiosi e buoni».
Come dice Keynes, una politica del genere riempe il gioco di più zeri, aumentando l’insucurezza e rendendo ancora più difficile il raggiungimento del successo solo con una semplice fortuna. Tutto dolore, niente guadagno. Uno psicopatico potrebbe scoprire la causa della poliomielite e opporsi comunque ad una politica di vaccinazione. Infatti, la mancanza di compassione è parte della definizione di psicopatologia. Sicuramente un economista psicopatico può accettare la spiegazione fornita dalla MMT sulla causa della disoccupazione e ancora respingere la politica per curare la malattia.
Quindi, si può separare la teoria moderna sulla causa della malattia della poliomielite dalla cura? Sì. Si può separare la spiegazione fornita dalla MMT sulla causa della disoccupazione dalla politica per curarla? Sì.
Si dovrebbe fare? Certo che no.
Leggi anche la prima parte: MMT, Randall Wray: è possibile una Teoria Monetaria Moderna senza una Politica del Lavoro Garantito?
Traduzione per Forexinfo.it a cura di Erika Di Dio - Fonte: Naked Capitalism
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