MONDO & FINANZA: dal MES a Calenda, parola a Giancarlo Marcotti nella puntata del 22/11/2019

Nicole Chiapperi

22/11/2019

MES, movimento delle sardine e Calenda: Giancarlo Marcotti e Fabio Frabetti commentano gli eventi della settimana e rispondono alle domande nella puntata del 22 novembre 2019.

Sesto appuntamento della trasmissione di MONDO & FINANZA sul canale YouTube di Money.it per discutere di finanza, economia e politica in compagnia di Giancarlo Marcotti e Fabio Frabetti.

Una puntata, quella odierna, che inizia con un grande dibattito sul MES: il fondo salva-stati che tanto sta facendo discutere e dividere l’opinione pubblica.

MES: un pericolo per i risparmiatori italiani?

«Una grande opportunità per i cittadini italiani per capire che dovremmo uscire da questo lager che è l’Europa» commenta Marcotti che con chiarezza spiega il suo punto di vista, contrario, al fondo salva-stati.

Secondo l’esperto, infatti, i due parametri che bisogna soddisfare per poter chiedere l’intervento del MES sono due standard che pochi Stati riescono a rispettare e «se si rispettano, perché chiedere l’intervento del MES?».

Di contro, se i due parametri non vengono rispettati il MES aiuta, ma in cambio di una macelleria sociale che si tradurrebbe in una diminuzione della spesa pubblica e un aumento delle tasse.

Se dovessero essere gli altri Stati a chiedere un aiuto, infatti, l’Italia si troverebbe costretta ad offrire dei soldi che non ha, quindi l’unica soluzione sarebbe un aumento del debito pubblico.

Di contro se dovesse essere l’Italia a ricorrere al MES, ci verrebbe richiesto di rientrare nel 60% di debito e «noi non ne siamo capaci, nonostante l’impegno» conclude Marcotti.

Aumento dello spread, calo degli acquisti statali da parte degli investitori, possibile crisi: cosa ne pensa Marcotti in merito alla visione di Cottarelli

Il direttore di finanza in chiaro non sembra essere preoccupato circa questo aspetto poiché «in questo momento i titoli di stato li comprano le banche centrali» di conseguenza, uscendo dall’euro, ci ritroveremmo con una banca centrale italiana che avrà il compito di supportare l’acquisto dei titoli di Stato:

«Se salta l’Europa, la banca d’Italia torna a fare il suo lavoro».

«Noi italiani sappiamo salvarci da soli»: la risposta a Moscovici

Si torna a parlare dell’uscita dell’Italia dall’Eurozona.

«Se ci dessero la possibilità di uscire dall’euro, ci salveremmo da soli» commenta Marcotti in merito all’intervista rilasciata da Moscovici in cui il politico francese dichiara che il MES non è altro che un pacchetto di misure per rafforzare l’unione monetaria in caso di shock, «non facciamo favori all’Italia».

Secondo Marcotti - da sempre sostenitore di un’Italia fuori dall’euro - se avessimo la possibilità di avere una nostra moneta e una nostra banca centrale, riusciremmo a salvarci e a vivere meglio, come quando c’era la lira.

L’esperto di economia e finanza non esclude la possibilità di adottare una moneta parallela: «certo se avessimo la nostra sovranità non avremmo bisogno di una moneta complementare, ma in questo momento sarebbe una soluzione migliore rispetto all’euro.».

Pronto l’intervento di un utente che chiede se i mini bot potrebbero aiutarci.

Per il direttore di finanza in chiaro la risposta è: «sì».

Infatti se avessimo un «pezzo di carta che non è una banconota» ma che ha lo stesso valore, allora non è detto che debba esserci per forza l’euro, anzi, introdurrebbero nell’economia un nuovo aspetto ossia il «potremmo vivere anche senza euro» .

Avere una moneta che abbia il valore preciso della sua economia: la soluzione per l’Italia

«Siete spassosi, stampi moneta e risolvi tutto vero?» commenta un utente.
Ma Marcotti non ci sta a quest’affermazione e precisa che non si tratta di stampare moneta, poiché la moneta di per sé non ha valore intrinseco, lo assume nell’atto dell’emissione perché associata alla produzione.

«Mi spiego meglio: è come se facessimo una corsa con gli altri e ognuno ha una palla al piede, il problema è che in questa corsa c’è chi ha una palla piccolissima e chi una gigantesca, è normale che i secondi non solo perderanno la gara, ma più andrà avanti la corsa e maggiore sarà il distacco e la differenza con gli altri concorrenti.»

Il movimento delle sardine? Ridicolo. Il partito di Calenda? Una spanna sopra agli altri

Se per Marcotti il movimento delle sardine risulta essere un movimento ridicolo sia perché rappresenta una manifestazione contro l’opposizione, sia perché «Bella Ciao è un insulto ai veri partigiani», il nuovo partito di Calenda invece è una spanna sopra al partito di Renzi, al Movimento 5 Stelle e al PD perché il leader di Azione ha dimostrato di essere una persona corretta.

Si conclude così questa puntata di MONDO & FINANZA, ricordiamo ai lettori l’appuntamento per il prossimo venerdì 29 novembre alle ore 12.00 sul canale YouTube di Money.it, in compagnia di Giancarlo Marcotti e Fabio Frabetti per commentare gli eventi della prossima settimana e rispondere alle vostre domande.

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