Cos’è il Mattarellum? Cosa prevede e come funziona la legge elettorale che ha sancito l’inizio della Seconda Repubblica? Ecco la scheda con tutti i principali punti chiave.
Cos’è il Mattarellum? Cosa prevede e come funziona la legge elettorale che ha praticamente lanciato la Seconda Repubblica? E soprattutto, perché il Mattarellum torna periodicamente al centro del dibattito parlamentare?
Dal palco dell’Ergife, sede dell’Assemblea nazionale del Pd di domenica 18 dicembre, l’ex premier Matteo Renzi ha lanciato la proposta di un ritorno al Mattarellum per le prossime elezioni politiche. Elezioni che, salvo una brusca interruzione della legislatura in corso, si terranno nel 2018. Il segretario del Partito democratico ha chiesto alle altre forza politiche
“di non fare melina sulla legge elettorale. Abbiamo messo la fiducia sull’Italicum per chiuderla, perché sono vent’anni che non si chiude. Vogliamo l’ultima occasione di maggioritario o scivoliamo verso il proporzionale? Vi propongo di andare a guardare le carte sull’unica proposta che ha la possibilità in tempo breve, che ha visto vincere centrosinistra e centrodestra, ha visto vincere L’Ulivo di Prodi e porta il nome di Mattarella. Andiamo a vedere, il Pd c’è”.
La proposta di ritornare al vecchio sistema elettorale ha ricompattato i dem ed è piaciuta al segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, trovando una sponda anche in Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. Contrari, invece, i centristi di Alfano, Forza Italia - che preme per il proporzionale - e Beppe Grillo. M5S attende infatti il verdetto della Consulta sull’Italicum in modo da estendere la legge modificata anche al Senato e andare alle urne quanto prima.
Dopo un periodo di sostanziale stallo, con il licenziamento della nuova legge elettorale che ha subito diversi rinvii, si è tornato con forza a parlare del Mattarellum.
Il Partito Democratico infatti sta spingendo molto per il ritorno al vecchio sistema elettorale, ma al momento sembrerebbe essere l’unica forza politica propensa al Mattarellum visto che gli altri partiti, soprattutto quelli centristi, vorrebbero un ritorno al proporzionale.
Dopo aver parlato di Italicum e sistema proporzionale, ora cerchiamo di capire cos’è e come funziona il Mattarellum.
Mattarellum: cos’è e cosa prevede?
Per Mattarellum si intende la legge elettorale attuata nel 1993 dopo il famoso referendum del 18 aprile con cui gli italiani mandarono in soffitta il sistema proporzionale, indiscusso protagonista della Prima Repubblica. Tale legge deve il suo nome all’attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ne fu il relatore.
Il Mattarellum introdusse per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica un sistema elettorale misto: in pratica un maggioritario corretto da una sensibile quota proporzionale corrispondente a un quarto dei seggi di ciascuna Camera.
Con il Mattarellum il territorio nazionale viene suddiviso in 475 collegi uninominali per la Camera e in 232 per il Senato. Ognuno di questi collegi elegge deputato o senatore il candidato che ha conquistato la maggioranza relativa dei suffragi (praticamente un voto in più degli altri). Nessun candidato può presentarsi in più di un collegio.
Mattarellum: cos’è e come funziona per Camera e Senato?
Nel caso della Camera, il Mattarellum prevede l’elezione del 75% dei deputati con il sistema dei collegi uninominali e il restante 25% con un sistema proporzionale con liste bloccate (e quindi senza voto di preferenza).
In quest’ultimo caso accedono alla ripartizione dei seggi i partiti che hanno raggiunto la soglia di sbarramento del 4%. Prima di effettuare la ripartizione si applica però il cosiddetto scorporo: in pratica alla lista vengono sottratti i voti ottenuti dal suo candidato che ha vinto nel collegio.
Per quanto riguarda il Senato, i tre quarti dei seggi vengono assegnati col sistema maggioritario dei collegi uninominali, il restante quarto con il proporzionale.
Le elezioni politiche regolate dal Mattarellum
Il Mattarellum ha regolato le elezioni politiche del 1994 (vinte dal Polo delle libertà, guidato da Silvio Berlusconi) del 1996 (che portarono L’Ulivo di Romano Prodi alla guida del Paese) e del 2001 (a vincere quell’anno fu di nuovo Berlusconi, a capo della Casa delle libertà).
Si tratta dunque di un sistema che tende a favorire il bipolarismo e la nascita di larghe coalizioni che però non sempre restano unite fino alla fine della legislatura: il primo governo Berlusconi del ‘94 durò infatti solo una manciata di mesi. Il Mattarellum rimase in vigore fino al 2005, quando fu sostituito dalla legge Calderoli, ovvero il cosiddetto Porcellum bocciato dalla Consulta nel 2013.
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